Ciò che non ti uccide, ti fortifica: il trauma allena la mente per la resilienza

Trasformare un’ esperienza traumatica in resilienza, ovvero nella capacità di far fronte alle difficoltà in maniera positiva. Ne abbiamo parlato tante volte di questa importante forza interiore, ma adesso un nuovo studio suggerisce che gli eventi negativi della nostra vita possono allenare la mente a reagire.

Trasformare un’ esperienza traumatica in resilienza, ovvero nella capacità di far fronte alle difficoltà in maniera positiva. Ne abbiamo parlato tante volte di questa importante forza interiore, ma adesso un nuovo studio suggerisce che gli eventi negativi della nostra vita possono allenare la mente a reagire.

La resilienza è la capacità di non lasciarsi abbattere dalle difficoltà della vita, di reagire e di rialzarsi più forti di prima. Come sappiamo, un’esperienza traumatica può rovinarci la vita, ma forse non è detto che vada sempre così. Anzi, la maggior parte delle persone tende a recuperare rapidamente e un nuovo studio spiega il perché.

In pratica, il trauma innesca una sorta di allenamento mentale che rafforza mente e corpo e ci prepara ad affrontare la prossima sfida.

Il trauma allena la mente per la resilienza

I ricercatori del Bard College e dell’Università di Cambridge hanno condotto uno studio con due gruppi ciascuno composta da 48 studenti universitari. Tra di loro alcuni avevano avuto traumi relativamente significativi, come testimoniare o aver vissuto un incidente, violenza, morte in famiglia e così via.

Durante l’esperimento, i partecipanti dovevano visualizzare un insieme di 60 coppie di parole, che consistevano in una parola neutra (ad esempio, “violino”) e una parola di risposta neutra o negativa (“strada” o “cadavere”).
C’è stato poi un cosiddetto processo “Pensa / Non Pensare”. In uno schermo veniva proiettato un colore e i volontari dovevano pronunciare la parola di risposta il più rapidamente possibile.

Il team di ricerca ha scoperto che le persone di entrambi i gruppi erano bravi, ma le persone che avevano subito un trauma era migliori nelle prove ‘Non Pensare’, dimostrando una capacità più solida di dimenticare parole specifiche su richiesta.

“I nostri risultati suggeriscono che le esperienze traumatiche, per quanto orribili possano essere, potrebbero naturalmente contribuire all’adattamento delle abilità di controllo cognitivo, migliorando così la successiva resilienza, almeno per coloro che hanno sperimentato solo livelli moderati di trauma”, si legge nello studio pubblicato nel Journal of Experimental Psychology.

Che cosa significa? La capacità di inibire certi ricordi può aiutare le persone che hanno vissuto un trauma grave a diventare più resistenti. Questo meccanismo generale di controllo inibitorio potrebbe anche aiutare gli individui post-trauma a sopprimere le emozioni e le azioni indesiderate.

Impariamo ad affrontare la vita al meglio con qualche piccolo consiglio che può risultare utile soprattutto nelle giornate in cui vediamo tutto nero e quando non riusciamo proprio a prendere una decisione.

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Dominella Trunfio

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