E' una di quelle parole intraducibili in italiano che ogni viaggiatore dovrebbe assolutamente conoscere. Arriva dalla Svezia, ricorda vagamente il "wanderlust" tedesco, ma indica una sensazione diversa
Se il “wanderlust” tedesco indica l’irresistibile necessità di viaggiare, vedere nuove parti del mondo, conoscere persone e tradizioni, la parola “resfeber”, che arriva dalla Svezia, si riferisce a quel sentimento di irrequietezza, un misto di ansia, inquietudine ed eccitazione, che si prova prima di partire per un viaggio. Vi è mai capitato?
Specialmente chi ama avventurarsi in luoghi poco conosciuti o fare viaggi fuori dalle solite rotte, potrebbe aver provato più di una volta questa sensazione.
D’altronde è normale che esplorare l’ignoto susciti un po’ di agitazione, succede anche alle persone più audaci e coraggiose. In fondo è proprio il fatto di non sapere esattamente cosa ci aspetta ad alimentare il desiderio e la voglia di partire.
Ma in alcuni casi quella che letteralmente viene tradotta come “febbre da viaggio” può prendere una brutta piega, sfociando in ansia e nervosismo. Per fortuna, nella maggior parte dei casi, tutto passa non appena si parte, tant’è che al ritorno si pensa già al viaggio successivo.
Sicuramente si tratta di una sensazione universale che chiunque avrà provato nel corso della vita, gli svedesi però hanno avuto l’accortezza di darle un nome. E allora, se siete in partenza, che “resfeber” sia!
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FONTI: Medium/rendezvousmag
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