Marta Albè Come possiamo coltivare e ritrovare la pace interiore nella nostra vita quotidiana? La pace interiore porta con sé calma e serenità. Possiamo considerare la pace interiore sia come la capacità di lasciare andare le preoccupazioni sia come la completa accettazione di noi stessi.
Come possiamo coltivare e ritrovare la pace interiore nella nostra vita quotidiana? La pace interiore porta con sé calma e serenità. Possiamo considerare la pace interiore sia come la capacità di lasciare andare le preoccupazioni sia come la completa accettazione di noi stessi.
Il viaggio per ritrovare la pace interiore può essere più o meno semplice a seconda della persona che lo compie. Per essere in pace col mondo, del resto, bisogna prima di tutto essere in pace con se stessi.
È più semplice parlare di pace interiore quando consideriamo la vita come un’esperienza da vivere attimo per attimo, per cui ad un momento di agitazione, una volta ritrovata la calma, può seguire un attimo di pace. Calma e agitazione sono due opposti che non potrebbero esistere l’uno senza l’altro.
Tutti noi possiamo ritrovare la pace interiore seguendo alcuni semplici spunti che possono aiutarci a migliorare il nostro approccio alla vita.
- Accettazione delle sfide della vita
- Accettazione completa di noi stessi
- Recupero della calma grazie alla respirazione profonda
- Momenti di relax per abbassare i livelli di stress
- Meditazione come pratica che favorisce la calma interiore
Queste sono soltanto alcune delle indicazioni possibili per raggiungere la pace interiore dato che ognuno ha il proprio percorso da compiere, soprattutto dal punto di vista dell’auto-accettazione.
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Nel Taoismo esistono delle pratiche Zen per calmare la mente che consistono nel porsi una domanda dopo l’altra fino a quando la mente, avendone abbastanza, decide di liberarsi delle domande, delle risposte e di tutte le preoccupazioni dato che, raggiunto il colmo, ha bisogno di ritrovare la calma e la pace.
Questo tipo di ricerca interiore porta ad accettare noi stessi davvero così come siamo. Con una tale accettazione di noi stessi possiamo comprendere completamente quali siano i nostri pregi e quali i nostri limiti. Se li conosciamo ci rendiamo conto di quali sfide della vita possiamo affrontare da soli e in quali occasioni dobbiamo invece chiedere aiuto.
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- Il passato ormai se ne è andato, non possiamo incatenarci ad esso
- Il futuro non è ancora arrivato, le preoccupazioni sono inutili
- Il presente è l’unico momento che possiamo vivere davvero
Con questi pensieri ben in mente comprendiamo che possiamo lasciarci alle spalle i falsi attaccamenti alle sofferenze provate in passato. Se ci immaginiamo così come siamo nel presente e non pensiamo a come siamo stati in passato o a come potremmo essere in futuro riusciamo ad osservarci e ad accettarci così come siamo realmente.
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Avere una visione più chiara di noi stessi ci permette di essere abbastanza forti per proteggere la nostra pace interiore dalle minacce che possono giungere dall’esterno, tramite altre persone o determinate situazioni.
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Se non ci lasciamo governare o manipolare dagli altri saremo ancora più liberi di osservare la nostra vera natura e sicuramente la rispetteremo fino in fondo. La pace interiore, dobbiamo ricordarlo, inizia sempre da noi stessi, e dunque ciò che ci turba dall’esterno dipende in parte anche da noi quando serve trovare una soluzione per migliorare o modificare una situazione.
L’allenamento alla pace interiore, infine, è benefico sia per noi che per gli altri dato che grazie alla nostra vicinanza le altre persone potranno imparare a ritrovare più facilmente la calma grazie al nostro esempio.
Marta Albè
