Oltre al bonus salute mentale, serve ora più che mai lo psicologo di base (le petizioni da firmare)

La salute mentale è importante tanto quanto quella fisica, ma troppo spesso il nostro benessere psicologico viene sottovalutato o non trattato in maniera adeguata. Proprio durante i mesi difficili della pandemia da Coronavirus i problemi mentali si sono manifestati in tutta la loro gravità a causa dell’isolamento, del lockdown e della sospensione della vita alla quale eravamo abituati: solitudine, depressione, ansia, attacchi di panico sono solo alcuni degli effetti collaterali del Covid-19 per i quali non esiste ancora vaccino.

Per questo motivo, ora più che in qualsiasi altro momento storico, è vitale mettere a disposizione di tutti gli strumenti giusti con i quali curarsi e affrontare un percorso di terapia grazie al quale poter vedere la luce alla fine del tunnel. Purtroppo però il cosiddetto Bonus Salute Mentale, promosso dalla Legge di Bilancio 2021 proprio per sostenere economicamente i percorsi di terapia psicologica e psichiatrica, è sparito dalla nuova Legge di Bilancio – evidentemente non ritenuto necessario quanto il Bonus Infissi o le altre agevolazioni fiscali per ristrutturare casa o per comprare una nuova motocicletta.

Per chiedere al governo la pronta reintroduzione del beneficio economico, Change.org ha lanciato una petizione ad hoc che in poche settimane ha superato le 288.000 firme – un risultato record. Manca ormai pochissimo al raggiungimento dell’obiettivo prefissato (300.000 firme): ecco perché ci uniamo all’appello della piattaforma e invitiamo chiunque non l’abbia ancora fatto a firmare la petizione a questo link.

La nostra proposta prevede due bonus: uno iniziale da 150 euro una tantum slegato dal’ISEE, e uno più consistente e progressivo – si legge sul sito Change.org. – Chiediamo al governo di prendere davvero in considerazione questa proposta e di inserirla nel primo provvedimento utile per andare incontro a un’esigenza immediata e pressante. Oltre a realizzare un investimento vero e sensato sul capitale umano e sul benessere personale e in comunità delle persone.

Nel frattempo, alcune Regioni si sono organizzate autonomamente per sopperire alla mancanza del sostegno governativo: Lombardia e Lazio hanno annunciato lo stanziamento di finanziamenti che diventeranno voucher con cui poter pagare prestazioni di specialisti; la Campania, invece, ha fatto da apripista istituendo una nuova figura professionale – lo psicologo di base.

Molti lamentano che l’istituzione di un bonus una tantum non rappresenti la soluzione più giusta a quella che ha tutti i tratti di una nuova pandemia, parallela a quella causata dal Coronavirus: sarebbe più giusto che il governo promuovesse l’istituzione di uno psicologo di base che, proprio come il medico curante di cui tutti disponiamo, si possa prendere cura dei pazienti e guidarli passo passo nel percorso di guarigione dalle patologie psicologiche.

Non possiamo che trovarci d’accordo con questa opinione tuttavia, a fronte della totale assenza di sussidi e incentivi a prendersi cura del proprio benessere psichico come si fa di quello fisico e in una situazione di grande emergenza come quella che stiamo vivendo, non è auspicabile almeno il ricorso ad una misura di sostegno economico eccezionale, come quella rappresentata dal bonus?

Sempre sulla piattaforma Change.org è partita una petizione parallela per l’istituzione anche della figura dello psicologo di paese, che è possibile sottoscrivere qui:

Così come tutti abbiamo il medico di base, che ci aiuta a prenderci cura del nostro corpo, dovremmo avere tutti la possibilità di prenderci cura della nostra mente da una figura specializzata – si legge nel testo della petizione. – La Campania si sta muovendo in questo senso istituendo lo psicologo di base. Tutta l’Italia dovrebbe seguire l’esempio e istituire la figura dello psicologo di base ovunque e per chiunque.

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Fonte: Change.org

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