L'odore della pelle della persona amata svolge una importante funzione antistress: i risultati di uno studio scientifico.
Nei film, il racconto più o meno è questo: lei o lui se ne va (per un viaggio o per sempre) e, chi resta, si consola (o si dispera) abbracciando e annusando una maglietta, un pullover che l’altro o l’altra aveva indossato.
Diciamolo: fa tanto romantico e un po’ sdolcinato-strappalacrime, per alcuni forse un po’ “sfigato/a” e dipendente. Tanto “nostalgia canaglia” che si abbatte su un feticcio inconsapevole, pregno di odore, che sarebbe degno di finire in lavatrice (e invece no, per non perdere l’“essenza”).
Eppure non è solo “scena”. Perché se è oramai noto che – in una coppia – il profumo del partner ha un suo importante perché (e coppie che non si piacciono, nell’aroma naturale delle loro pelli, difficilmente avranno una vita lunga), nessuno studio aveva ancora in qualche modo “certificato” il suo benefico effetto antistress. Ora c’è, è stato realizzato dalla University of British Columbia ed è stato pubblicato proprio ad inizio 2018 sul Journal of Personality and Social Psychology.
In pratica, i ricercatori hanno reclutato 96 coppie etero. Agli uomini è stata data una maglietta da utilizzare per 24 ore, senza accompagnamento di deodoranti o profumi; in quella giornata non hanno potuto né fumare né mangiare alcuni alimenti (che potrebbero influenzare il gusto e l’odore della pelle). Le t-shirt sono state poi congelate.
A questo punto, alle 96 donne è stato chiesto di annusare tre magliette (del loro partner affettivo, di un estraneo e di una persona nota ma affettivamente neutra); subito dopo, ognuna è stata esposta ad un evento impegnativo (un finto colloquio di lavoro, un compito di matematica).
Le misurazioni dello stress percepito e del cortisolo (che è l’ormone dello stress) hanno dimostrato una cosa interessante: nelle donne che avevano “nel naso” il profumo del partner, il livello di stress era ridotto non solo prima dell’evento acuto ma anche durante il fattore stressante. Anche il recupero è stato più veloce. Le donne che – nella t-shirt – hanno riconosciuto l’odore del loro partner hanno mostrato livelli di stress ancora più bassi.
Al contrario, se le donne erano state esposte all’odore di uno sconosciuto, il livello di cortisolo e di stress erano elevati. Una curiosità: gli autori della ricerca hanno dichiarato di aver scelto le donne come “annusatrici” perché tendono ad avere un senso dell’olfatto migliore degli uomini.
Resta però, per tutti, una certezza: avere intorno un odore familiare, piacevole, aumenta il benessere personale, riduce lo stress. Il profumo naturale, sudore incluso, del corpo della persona amata diventa quindi una sorta di aromaterapia benefica. Efficace contro il “logorio della vita moderna”.
Ecco perché molte persone dormono sul lato del letto del partner quando il partner è lontano. Lo stesso vale per chi si allontana: mettere in valigia un capo di abbigliamento indossato dalla persona amata può aiutare a ridurre i livelli di stress. Aspettando di tornare a casa e annusare, dal vivo. Finalmente. E finalmente giustificati (anche, per chi ne sentisse la necessità) dalla scienza.
Anna Maria Cebrelli