Dalla musica di sottofondo all'attività fisica, ecco 5 trucchi rivelati da un neuroscienziato per fare di più in meno tempo, migliorando la nostra produttività
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C’è chi consiglia di riposare più volte al giorno, chi suggerisce di impostare la sveglia alle 4 del mattino, chi punta tutto sull’organizzazione. Ma qual è il vero segreto, possibilmente supportato da dati scientifici, per fare di più in meno tempo?
Lo svela il famoso neuroscienziato Dean Burnett nel Numero 375 di BBC Science Focus Magazine, dove spiega che per aumentare la produttività basta introdurre qualche piccolo cambiamento nella vita di tutti i giorni. Dean non promette miracoli come tanti guru del web ma assicura che, così facendo, i risultati pian piano arrivano davvero. Ecco allora quali sono le buone abitudini amiche della produttività.
Ascoltare musica di sottofondo
Ascoltare musica mentre si lavora non è una distrazione. Anzi, a molte persone fa esattamente l’effetto contrario, rendendole più concentrate e produttive. Perché accade? Burnett spiega che dipende dai nostri sistemi di attenzione: quello conscio e il sistema inconscio. Ebbene, quando siamo concentrati su un compito, il sistema inconscio tende a distrarci se percepisce piccoli rumori, suoni casuali e quant’altro.
Se invece ascoltiamo musica di sottofondo, l’attenzione inconscia rimane concentrata su di essa, a tutto vantaggio della nostra produttività. Praticamente tende a distrarci meno! Attenzione però al tipo di musica, la migliore è quella senza testi perché stimola meno il cervello. Da evitare anche quella che ha un impatto negativo sull’umore, che può indebolire la motivazione.
Dormire abbastanza
Secondo Dean Burnett non serve svegliarsi prestissimo per essere più produttivi, ma sicuramente bisogna dormire un numero sufficiente di ore. D’altronde i benefici del sonno sono ormai risaputi: favorisce la concentrazione, migliora la salute e l’umore, riduce l’irritabilità e altro ancora.
Per quanto riguarda la produttività, durante il riposo il cervello elabora i ricordi e i pensieri accumulati durante il giorno e li integra nelle reti neurali esistenti, ecco il perché dell’espressione ” è meglio dormirci sopra”. Il riposo aiuta in effetti a risolvere i problemi e a trovare soluzioni.
Decorare il luogo di lavoro con piante
Le piante in generale favoriscono la produttività, lo confermano numerosi studi condotti in ambienti di lavoro con o senza piante. Succede perché quando osserviamo la vegetazione naturale, il nostro cervello non risulta iper-stimolato, come succede con altre cose, ma rilassato. Il verde reintegra infatti le risorse del nostro cervello, spiega Burnett.
Fare esercizio fisico e scegliere un’alimentazione equilibrata
Esercizio fisico e dieta equilibrata sono in generale un toccasana per la salute psicofisica e secondo Dean Burnett fanno bene anche alla produttività. Difatti più il corpo è in salute, più risorse può dedicare al cervello, migliorandone funzionalità e produttività. Stessa cosa si può dire per l‘alimentazione: i cibi spazzatura non fanno bene al cervello e anzi influenzano negativamente la nostra capacità di concentrazione e riducono la nostra motivazione.
Capire cosa fa davvero per te
Tutti consigli validissimi ma è importante, secondo Burnett, considerare che ognuno di noi è diverso e ciò che funziona per qualcuno può non funzionare per altri. Saperlo è fondamentale per ottenere migliori risultati. Non che sia semplice però: il nostro cervello tende infatti a fare più cose contemporaneamente a discapito della concentrazione e della stessa produttività. Solo se i vari frammenti della nostra coscienza uniscono le forze, è possibile focalizzarle su un compito specifico in modo davvero efficace.
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FONTE: BBC Science Focus Magazine
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