Conosci il metodo Woop? Smetti di pensare solo positivo e realizzare i tuoi desideri in modo saggio

Scopri Woop, la strategia mentale basata sulla scienza per capire e soddisfare i propri desideri, ma anche modificare le proprie abitudini

Scopri Woop, la strategia mentale basata sulla scienza che le persone possono utilizzare per trovare e soddisfare i propri desideri e modificare in meglio le proprie abitudini

Woop: è questo l’acronimo che farà la differenza, d’ora in poi. Basta “pensare positivo” e immaginare, visualizzare i propri desideri. Naturalmente l’atteggiamento positivo e costruttivo, per intenderci tipo quello cantato da Jovanotti oramai saranno secoli fa (cioè nel 1994), non va mai perso ma per realizzare i propri obiettivi bisogna, prima, creare un contrasto mentale e poi organizzarsi per superarlo.

Wish (desiderio), Outcome (risultato), Obstacle (ostacolo), Plan (pianificazione). Woop! Il metodo è firmato da Gabriele Oettingen, psicologa sociale alla New York University e all’Università di Amburgo (che da sempre ha studiato come le persone immaginano i(linkaffiliazione) l futuro e l’impatto che ne deriva su cognizione, emozioni e comportamento) ed è diventato un libro, “Io non penso positivo – Come realizzare i tuoi desideri” della collana Saturnini di Edizioni Tlon. Ricco di aneddoti, fonti ad articoli scientifici, esperimenti, scoperte e relative ripercussioni pratiche, è un vero e proprio manuale utile che accompagna in tutti i passaggi necessari per appropriarsi pienamente di questa tecnica che ripensa e completa il “pensiero positivo”.

Ecco le tappe-base per “woppare” (chi vuole può farsi anche aiutare da un’app):

  1. Wish: pensa a qualcosa che – nella tua vita – pur se impegnativo, potrebbe essere raggiungibile in un certo lasso di tempo (un giorno, un mese, un anno… quel che ragionevolmente può servire); costruisci questo desiderio anche con la tua immaginazione;
  2. Outcome: quale risultato, concreto, operativo, porterebbe realizzare il desiderio? Identifica l’aspetto migliore, più piacevole per te e visualizzalo, rendilo visibile con gli occhi dell’immaginazione;
  3. Obstacle: qual è l’ostacolo – interiore – che potrebbe frapporsi? Cosa di te potrebbe, magari inconsciamente, bloccare? Quali pensieri, comportamenti, abitudini, credenze che magari sai già che si possono presentare o che in genere non ti fanno procedere in quello che vuoi fare? Visualizzalo bene, nel suo entrare in campo, sempre con gli occhi dell’immaginazione.
  4. Plan: di fronte all’ostacolo che hai chiaramente già individuato, come vuoi reagire? Quale azione, la più efficace, puoi intraprendere? Una volta individuata, costruisci il piano: “se” l’ostacolo si presenta, “allora” io agirò in questo modo. Ecco il contrasto mentale: se – allora. Ripeti la frase e rafforza dentro di te la consapevolezza di questa strategia.

Questo per cominciare. WOOP utilizza il contrasto mentale, chiedendo ai partecipanti di confrontare un desiderio con un ostacolo interiore e quindi di creare un piano “se-allora”. Questo è importante perché la ricerca mostra che il pensiero positivo da solo non aiuta gli adulti o gli studenti a raggiungere i loro obiettivi. In pratica si è dimostrato che abbiamo più successo quando definiamo chiaramente un risultato desiderato, identifichiamo i potenziali ostacoli e creiamo piani per superare tali barriere.

Nell’ultimo decennio – spiega l’autrice – io e i miei colleghi abbiamo testato questa tecnica con persone di età, condizione sociale e cultura differenti; più e più volte abbiamo trovato che il Woop permette di perseguire i propri desideri in maniera più saggia e produce risultati a breve e lungo termine più vantaggiosi”. E poi, una precisazione: “Con il Woop si può imparare molto di se stessi; è una conoscenza che deve essere messa sempre al servizio di un proposito più grande: la connessione con gli altri e con il mondo”.

In pratica: usiamola in modo non predatorio, non per raggiungere desideri egoistici o tornaconti personali ma per il bene nostro e di tutti. Insieme.

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