Come la meditazione sta aiutando gli studenti del SudAfrica. Lo studio

Meditazione per combattere la depressione: uno studio della Maharishi University of Management dimostra che la meditazione trascendentale combatte efficacemente il disturbo post traumatico da stress (PTSD) e la depressione.

Meditazione per combattere la depressione: uno studio della Maharishi University of Management ha dimostrato che la meditazione trascendentale combatte efficacemente il disturbo post traumatico da stress (PTSD) e la depressione.

La Meditazione Trascendentale è la tecnica più praticata (sono circa 6 milioni le persone che la praticano) e più ampiamente studiata (circa 600 ricerche scientifiche) tra tutte le tecniche di meditazione attualmente in voga.

Viene praticata per favorire lo sviluppo di potenzialità umane, in realtà presunte, è stata introdotta in occidente nel 1958 da Maharishi Mahesh Yogi e si basa sulla ripetizione per alcuni minuti, due volte al giorno, di uno specifico suono (mantra), che porterebbe al nostro corpo a trascendere, lasciandolo in uno stato di rilassatezza totale senza pensieri.

Tutto vero? In realtà, nonostante le numerose pubblicazioni scientifiche, è molto difficile dimostrare che la pratica fermi realmente i pensieri. Tuttavia che questa (come tutti gli esercizi di meditazione) implichi un certo grado di rilassatezza è piuttosto assodato.

E oggi abbiamo un tassello in più: la tecnica sembra infatti combattere il disturbo post traumatico da stress, che rientra tra disturbi d’ansia e che insorge a seguito un evento molto doloroso o scioccante della propria vita, ma anche la stessa depressione.

Lo studio è stato condotto su 68 studenti per i quali era stato già diagnosticato il disturbo: metà di questi, del Maharishi Institute, sono stati invitati a praticare la meditazione trascendentale per 3 mesi e mezzo, mentre l’altra metà, dell’University of Johannesburg, non ha ricevuto alcun trattamento.

E i risultati sembrano non lasciare spazio a dubbi, in una popolazione particolarmente soggetta a questo tipo di patologie. Infatti fino al 25% della popolazione in Sud Africa soffre di disturbo post traumatico da stress, PTSD (per confronto negli Usa si stima una percentuale pari all’8%), probabilmente perché adolescenti e bambini nel Paese africano sono relativamente spesso testimoni o vittime di violenze di natura criminale o domestica.

“Un’alta percentuale di giovani in Sud Africa […] soffrono di PTSD – spiega Michael Dillbeck, co-autore dello studio – Per diventare studenti di successo e membri produttivi della società, hanno assolutamente bisogno di aiuto per affrontare i sintomi del disturbo da stress post-traumatico. Il nostro studio mostra che, dopo 3 mesi di meditazione, questo gruppo, in media, era al di fuori della diagnosi.

A 15 giorni dall’inizio del lavoro, in particolare, gli studenti del Maharishi Institute hanno mostrato un calo significativo di oltre 10 punti nei sintomi di PTSD e hanno anche trovato sollievo dalla depressione, valutata tramite il Beck Depression Inventory, un test riconosciuto per la misura “quantitativa” della patologia.

meditazione depressione

Foto: Maharishi University of Management

Il test è stato effettuato anche a 60 e 105 giorni dopo la pratica della meditazione trascendentale e non ci sono state significative alterazioni: entro 105 giorni (più di 3 mesi) il punteggio medio di gruppo per gli studenti MI era inferiore a 34, considerata la soglia per la diagnosi di PTSD.

Coloro che non avevano praticato la tecnica, invece, non hanno mostrato alcuna significativa riduzione dei sintomi né di depressione, né di PTSD.

Meditare sconfigge la depressione? Non si può fare questa affermazione, anche perché spesso la depressione è di origine neurobiologica, ma lo studio risulta una pietra miliare (la prima) per lo sviluppo di possibili altri metodi efficaci contro quella che molti sostengono essere la “malattia del secolo”.

Il lavoro è stato pubblicato su Psychological Reports.

Leggi anche:

Roberta De Carolis

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Instagram