Cosa ci dicono le labbra della personalità di un individuo? Lo spiega la lipsologia
Dimmi che la labbra hai e ti rivelerò chi sei: lo promette la “lipsologia“, un’arte (americana) di leggere la forma delle labbra per trarne indicazioni su aspetti della personalità di un individuo e i suoi livelli di vitalità. Per chi vuole capire cosa dicono le proprie labbra, uomo o donna poco importa in questo caso, ecco un test veloce fai-da-te: applicare una buona dose di rossetto, quindi stampare un bacio su un foglio bianco. Qual è il risultato?
Jilly Eddy – esperta di lipsologia – suggerisce che i contorni complessivi mossi, come un’onda, rivelano una attitudine artistica. Se, nonostante il rossetto, il colore rimasto impresso sul foglio è un po’ sbiadito: attenzione, la stanchezza in questo momento è importante.
Chi ha labbra né troppo sottili né troppo carnose tende ad avere relazioni equilibrate; il labbro superiore artificiosamente voluttuoso (insomma, che ha ricevuto un aiutino) indica il bisogno di rassicurazione, di essere sostenuti, di ricevere consenso. Nelle relazioni può rivelarsi una persona che tende a buttare le cose sul drammatico, per avere attenzione. Al contrario se è naturalmente più pieno di quello inferiore indica una persona generosa nel dare agli altri.
Chi ha più morbido e abbondante il labbro inferiore vuole essere coccolato e ama godersi i piaceri della vita. Entrambe le labbra sottili sono proprie di persone un po’ più solitarie, meno “caciarone”: stanno bene nelle relazioni ma con una modalità diversa da chi ha le labbra piene.
Chi invece ha il labbro superiore appena accennato e il labbro inferiore normale tende a considerare lavoro e carriera al primo posto e – in genere – ha una “personalità alfa” (secondo Jean Haner, esperta nella lettura delle labbra, questa configurazione sarebbe la più diffusa tra gli uomini: presente nel 60% dei casi).
E che dire dell’arco di cupido, la parte centrale del labbro superiore? Ben disegnato è quello dei buoni comunicatori, veloci anche nel dire (il che ogni tanto può far parlare troppo velocemente e in modo poco gentile). L’arco morbido, arrotondato, rivela una disposizione d’animo gentile, compassionevole. Quando, quasi, non c’è (avete presente le labbra di Julia Roberts?) la persona può essere fin troppo attenta agli altri, tanto da perdersi un po’ la cura e l’attenzione a se stessa. Una sorta di arco di cupido (ma sull’impronta del labbro inferiore) è invece tipica di chi è romantico.
Per finire, una curiosità: secondo uno studio condotto a Manchester, le labbra sono la caratteristica più interessante del viso delle donne. E se sopra hanno un rossetto rosso, l’attrazione aumenta ancora di più: al momento dell’incontro, i primi 7,3 secondi dello sguardo di un uomo non riescono a staccarsi da lì. Da quel rosso, diciamo (una ragione c’è: imita la vasodilatazione tipica dell’eccitazione sessuale). Il rossetto fa la sua parte in ogni caso: se è rosa, è vero che trattiene solo “6,7” dei primi 10 secondi di un incontro. Ma se non c’è, l’attenzione maschile sulle labbra si riduce di quasi due secondi.
E che dire delle labbra maschili? Qui vale il ragionamento opposto. In altri termini: meno colorazione rossa c’è sul viso di un uomo, più è percepito virile. Giusto per precisarlo.
Quali che sia il colore, a prescindere dall’attenzione altrui che si vuole attirare, e al di là di quello che rivelano di attitudini e temperamento, le labbra mantengono un sottile fascino, a suggellare il detto e il non detto. Sono la porta del nutrimento materiale e di quello più spirituale della parola, che è suono e può diventare creazione oppure inferno. Cose così. Sulle labbra e nel pensiero.
Anna Maria Cebrelli