Competenze per la vita: le 10 life skill che migliorano noi stessi, secondo l’Oms

Le 10 life skill che migliorano la vita, secondo l'Oms: competenze e abilità cognitive, emozionali, relazionali da sviluppare a tutte le età.

Chi le ha vive meglio. Sono 10 e si possono imparare, allenare, sviluppare: sono le “life skills” o “competenze per la vita”. Secondo nientemeno che l’Organizzazione Mondiale per la Sanità sono fondamentali per una “buona” vita; consentono di esprimersi al meglio sia sul piano individuale che sociale, adattarsi e affrontare in modo flessibile e positivo le sfide che la vita quotidiana presenta. Ci aiutano a sapere cosa fare, quando e come farlo, aumentano la nostra autostima e fiducia; facilitano le nostre relazioni.

Naturalmente le competenze cognitive, emozionali, relazionali utili sono innumerevoli ma quelle di base, lo “zoccolo duro” valido per tutti e in qualunque latitudine o cultura (in base a quanto stabilito dall’Oms) è rappresentato da 10 life skill; eccole.

1 – Decision Making (capacità di prendere decisioni)

Si possono prendere decisioni emotive, razionali, volontariamente o no. Questa abilità aiuta a focalizzare e valutare opzioni disponibili, effetti e ripercussioni possibili delle varie scelte: consente insomma di imparare ad affrontare in modo costruttivo ed efficace la direzione da dare alle situazioni, alla propria vita.

2 – Problem Solving (abilità a risolvere i problemi)

Consente un approccio fluido alle situazioni problematiche: permette di vedere l’opportunità che si cela, di pensare alle possibili vie di risoluzione. Senza ansia, senza stress nocivo, con competenza e positività.

3 – Pensiero Creativo

Detto anche pensiero laterale, è di centrale importanza in ogni momento della nostra vita: favorisce l’individuazione di soluzioni ai problemi; consente una visione diversa nel momento in cui si devono prendere decisioni; aiuta a non stare nella fissità di comportamenti, pensieri, determinazioni.

4 – Pensiero Critico

Pensare logicamente, con obiettività: indispensabile per leggere e comprendere informazioni, esperienze.

5 – Comunicazione Efficace

La comunicazione è un aspetto centrale della nostra vita relazionale: è importante esprimersi in modo appropriato, conoscere gli effetti del nostro linguaggio verbale come del comportamento non verbale. Ma si tratta anche dell’abilità di esprimere se stessi, i propri bisogni e necessità, di esprimere opinioni senza timore e di chiedere aiuto, quando e se serve.

6 – Capacità di Relazioni Interpersonali

Stare con gli altri in modo armonico è molto importante per il nostro benessere psicologico e mentale ma richiede abilità interpersonali: come saper instaurare e mantenere buoni rapporti; concluderli – quando lo si decide – in modo costruttivo.

7- Autoconsapevolezza

Consapevolezza di sé, dei propri interessi, dei propri pensieri autentici, dei punti di forza e di debolezza: ci aiuta a vivere meglio, ad esprimerci per quello che siamo.

8 – Empatia

È la capacità di percepire l’altro, le sue sensazioni e stato d’animo. Consente una migliore comunicazione e qualità di relazione, la comprensione e l’accettazione degli altri.

9 – Gestione delle Emozioni

Alla base della conoscenza di sé, c’è il saper riconoscere le proprie emozioni (innanzitutto) e poi quelle altrui. È un’abilità che si affina nel tempo e consente sia di riconoscere come le emozioni influenzano il nostro comportamento, sia di rispondere alle emozioni (anche quelle più forti e difficili da gestire, come la rabbia e il dolore) in modo appropriato.

10 – Gestione dello Stress

C’è uno stress che fa bene, l’eustress: ci dà la giusta spinta a muoverci, fare. Ma al di là di questa “giusta dose” gli effetti dello stress, che oramai caratterizza la nostra vita, sono estremamente dannosi: non solo psicologicamente ma anche a livello fisico. Saper gestire lo stress significa riconoscere le fonti stressogene e adottare, di conseguenza, dei cambiamenti in modo da ridurne o annullarne l’impatto.

Queste abilità sono così importanti che – secondo l’Oms – dovrebbero essere incluse nelle iniziative formative rivolte a bambini ed adolescenti: certo, questo è il periodo migliore per “entrarci dentro” ma non c’è alcuna controindicazione, anzi, a svilupparle (cominciare e/o continuare) ad ogni età. Quindi la domanda possibile, ora, è: a che punto sto, io, con queste skill? Cosa posso fare per svilupparle? Buone riflessioni e, se poi vi va, scelte conseguenti.

Anna Maria Cebrelli

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