L’empatia ha un lato oscuro?

L'empatia è la straordinaria capacità di compenetrarsi nel prossimo, ma questa senso di immedesimazione nelle gioie e nei dolori dell'altro ha anche aspetti negativi: un lato oscuro

Ci immedesimiamo nelle situazioni altrui, proviamo la stessa gioia per un traguardo e il dispiacere per una delusione. Ma questa straordinaria capacità che chiamiamo empatia può avere un risvolto negativo sulla nostra persona in termini, ad esempio, di aggressività? Sì, e numerose ricerche lo hanno dimostrato.

Con “empatia” definiamo in psicologia la capacità di un individuo di vivere e provare i pensieri di un’altra persona. Il concetto trae origine dal vocabolo tedesco Einfühlung dove il sostantivo nonché verbo riflessivo sich einfühlen indicano il compenetrarsi nell’altro in un senso di unità, Einheit in lingua tedesca.

Ma l’empatia può avere mille facce, positive e negative. Anche lati più oscuri. Il tema è stato ampiamente trattato nella letteratura da una miriade di centri di ricerca e università internazionali. Tra questi la Cambridge University in uno studio intitolato The Dark side of Empathy: Mimesis, Deception, and the Magic of Alterity.

Tendiamo infatti a considerare l’empatia come un qualcosa di positivo, facendo riferimento al legame che si crea con un altro essere umano e all’interazione sociale, ma ignoriamo a volte “i molteplici modi in cui l’empatia viene abitualmente impiegata per manipolare, sedurre, ingannare e disumanizzare gli altri” specificano gli esperti nello studio inglese.

Il corso degli eventi storici è pieno di esempi di questo tipo di empatia. Parliamo infatti di un’empatia oscura, una condizione che può spingere particolari soggetti a compiere azioni crudeli. Questo per la tendenza a identificarsi in uno specifico gruppo e a condannare un altro, ad esempio, o perché i sentimenti risvegliati spingono a a gesti violenti.

Ma la troppa empatia può portare anche all’apatia e al burn out. Un altro studio apparso sulla rivista Science discute infatti su come l’empatia possa fungere da forza trainante, incoraggiando buone azioni così come cattive ed essere fonte di angoscia.

L’empatia è perciò un’arma a doppio taglio, capace di mettere a tacere la ragione e far prevalere i sentimenti. Non potendo impedire a noi stessi di provare empatia verso qualcuno, l’unica possibilità che abbiamo per frenare il suo lato oscuro è valutare in profondità i nostri comportamenti. Non proviamo infatti empatia verso azioni che riteniamo immorali o contro il nostro modo di pensare.

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