C’è un nome per quegli strani lampi di luce che vedi con gli occhi chiusi

Ci sembra di vedere lampi di luce se ci alziamo troppo in fretta o addirittura anche quando abbiamo gli occhi chiusi? Succede a molti e a volte piuttosto di frequente. I lampi si chiamano fosfeni e una ricerca condotta dal neuroscienziato ungherese Istvan Bokkon spiega perché si verificano. Ma in generale non c’è nulla di cui preoccuparsi

Ci sembra di vedere lampi di luce se ci alziamo troppo in fretta o addirittura quando abbiamo gli occhi chiusi? Succede a molti e a volte piuttosto di frequente. I lampi si chiamano fosfeni e sono normalmente innocui. Ma in alcuni rari casi possono essere spie di qualcosa che non va.

Nonostante possano sembrare allucinazioni perché non ci sono dei veri lampi di luce di fronte a noi, in realtà i fosfeni sono “reali” perché la luce c’è, solo che viene da dentro invece che da fuori. A questo proposito, una ricerca condotta dal neuroscienziato ungherese Istvan Bokkon nel 2008, confermata da ulteriori esperimenti condotti nel 2016, spiega il perchè: i lampi sono provocati da emissioni di fotoni bioluminescenti, un po’ come accade alle lucciole.

In altre parole, sotto l’effetto di diversi possibili stimoli (meccanici, elettrici, magnetici) alcune cellule del nostro sistema visivo emettono alcuni fotoni, detti fotoni ultra-deboli endogeni cellulari, dandoci la sensazione che ci sia luce, a volte abbagliante, di fronte a noi.

Niente di più facile: basta sfregarsi gli occhi per esempio (tipico stimolo meccanico), ma anche starnutire forte o alzarsi troppo in fretta, cosa che fa abbassare la pressione del sangue. Tutte azioni, spesso fatte “in automatico”, che possono indurre la formazione di fosfeni.

Ed in effetti il fenomeno accade piuttosto spesso, anche se non sempre è percepito. “Questa emissione di biofotoni – spiegava infatti il neuroscienziato – può diventare cosciente se l’emissione biofotonica indotta o spontanea delle cellule nel sistema visivo supera una soglia distinta”. Quindi solo se i fotoni emessi superano una certa quantità possiamo “vederli”.

Otto anni dopo, nel 2016, lo stesso autore, in collaborazione con altri ricercatori, ha proposto che questo eccesso di fotoni possa essere legato alla quantità del neutrotrasmettitore glutammato presente nella corteccia occipitale. Comunque, nulla di preoccupante.

Ma in rari casi i fosfeni sono indice di qualcosa che non va nel nostro organismo. Per esempio possono essere il preludio di una forte emicrania detta “con aura” proprio perché al dolore sono associati dei disturbi visivi tra cui lampi e zig zag luminosi.

Ancora più di rado il fenomeno è associato alla cosiddetta neurite ottica, ovvero l’infiammazione del nervo ottico, che, però, provoca anche altri sintomi. La condizione patologica può essere dovuta a infezioni ma anche alla sclerosi multipla, anzi spesso ne è il primo segno evidente.

In generale i fosfeni sono del tutto innocui e non devono assolutamente far preoccupare. Ma se accadono di continuo, magari associati ad altri disturbi, meglio rivolgersi a un medico.

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Roberta De Carolis

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