Kenofobia, l’incontrollabile paura degli spazi vuoti: cos’è, cause e sintomi

Hai mai sentito parlare di Kenofobia? Si tratta dell'incontrollabile paura degli spazi vuoti, scopriamo quali sono le cause e i sintomi

Ti è mai capitato trovandoti in un grande spazio vuoto di avere un attacco di panico o di sentirti particolarmente a disagio? Potrebbe trattarsi di kenofobia, il terrore degli spazi vuoti.

Le persone che ne soffrono temono i grandi spazi non affollati e privi di punti di riferimento, sia interni che esterni, provando forte senso di angoscia a volte anche solo pensandoci. 

Kenofobia: cos’è

kenofobia

©123RF/Petrichuk

La kenofobia è la paura degli spazi vuoti, che possono essere sia esterni che interni. La persona che ne soffre può provare turbamento trovandosi, per esempio, nel bel mezzo di un’enorme prateria, ma anche all’interno di una stanza totalmente vuota. 

Kenofobia: cause

 
 
 
 
 
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Quali sono le cause della kenofobia? Non sono chiare ma, come per le altre fobie, potrebbe dipendere da traumi subiti nell’infanzia o da una storia familiare di disturbi d’ansia o fobie specifiche. 

Kenofobia: sintomi

 
 
 
 
 
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I sintomi della kenofobia possono essere diversi, più o meno gravi a seconda della persona che ne soffre. Ecco alcuni dei più diffusi: 

  • Ansia estrema
  • Paura
  • Panico
  • Mancanza di respiro o respiro accelerato
  • Battito cardiaco irregolare
  • Sudorazione eccessiva
  • Nausea
  • Vertigini
  • Incapacità di articolare parole o frasi
  • Tremori
  • Mal di testa
  • Paura di perdere il controllo

Kenofobia: cura

Secondo quanto riporta Psychtimes, è possibile curare la kenofobia tramite molteplici trattamenti, ricorrendo per esempio alla terapia cognitivo comportamentale (CBT). In ogni caso, se soffri di sintomi importanti riconducibili a questa fobia, contatta dei professionisti in grado di consigliarti un percorso su misura. 

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FONTI: Psychtimes

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