Come fa il nostro cervello a mettere in ordine tutte le informazioni che ogni secondo riceve? Una domanda da un milione di dollari ma la risposta, secondo gli scienziati, potrebbe essere in due illusioni ottiche che inganno il cervello e lo fanno viaggiare nel tempo per ricordare tutto ciò che credevamo di aver dimenticato.
Come fa il nostro cervello a mettere in ordine tutte le informazioni che ogni secondo riceve? Una domanda da un milione di dollari, ma la risposta, secondo gli scienziati, potrebbe essere in due illusioni ottiche che inganno il cervello e lo fanno viaggiare nel tempo per ricordare tutto ciò che credevamo di aver dimenticato.
Tante volte vi abbiamo mostrato illusioni ottiche, ma queste sono davvero singolari: una è visiva, l’altra uditiva, ma vanno di pari passo perché entrambe sono state create da un team di scienziati del California Insitute of Technology.
Si chiamano The Illusory Rabbit e The Invisible Rabbit e il loro meccanismo è stato spiegato nella rivista Plos One. Secondo il team, le illusioni ottiche possono indagare sui processi decisionali: come fa il cervello a determinare qual è la realtà oggettiva?
“Si affida a ipotesi date dall’ambiente circostante: se tali ipotesi sono errate, il cervello sbaglia”, spiega Noelle Stiles, coautrice dello studio.
Andando nel dettaglio, queste due illusioni sono state create per mostrare come il presente possa alterare la percezione del passato, parliamo così di processi postdittivi. Senza addentrarci nella scienza in senso più stretto, proviamo a fare direttamente l’esperimento.
Guardate questo video quanti flash vedete?
Spiegazione
State ancora cercando di capire? Dopo lo smarrimento iniziale proviamo a spiegare che cosa succede nel video. Flash e suoni sono riprodotti contemporaneamente. La combinazione è di tre volte di seguito a distanza di 58 millisecondi, e i flash appaiono da sinistra a destra.
Come si vede dall’immagine in The Illusory Rabbit, il flash centrale non è mostrato, eppure il nostro cervello sente tre suoni e torna indietro nel tempo inserendo il flash mancante. In The Invisible Rabbit, è il suono centrale a non essere riprodotto e automaticamente il cervello cancella anche il flash centrale, illudendosi di non averlo visto.
Secondo gli scienziati quindi il cervello tende ad alterare ciò che aveva percepito nel passato per renderlo coerente al presente.
Leggi anche: