Un gruppo di scienziati ha appena risolto il mistero dietro questa sconcertante illusione ottica

Le illusioni ottiche spesso possono lasciarci perplessi, mentre cerchiamo di capire come l'illusione stia ingannando i nostri occhi e il nostro cervello. Un tipo di illusione, nota come "illusione di contrasto simultaneo", potrebbe finalmente avere una spiegazione

Vedi quell’immagine all’inizio dell’articolo? Anche se a prima vista potrebbe sembrare che il rettangolo grigio al centro sia composto da due colori diversi, in realtà è solo un colore.

Infatti, l’illusione di due colori diversi è dovuto dallo sfondo sfumato su cui è stato posizionato.

Allora come fanno queste illusioni ottiche a creare tanta confusione nel nostro cervello?

Bene, secondo una nuova ricerca pubblicata sulla rivista PLOS Computational Biology, la spiegazione dietro l’inganno si riduce a una limitazione ai nostri occhi.

In precedenza, i ricercatori credevano che fosse un problema con la potenza di elaborazione del nostro cervello. Tuttavia, non sembra essere così, secondo queste nuove scoperte.

Questo getta in aria molte ipotesi di lunga data su come funzionano le illusioni visive.

Secondo i ricercatori esiste un limite alla velocità con cui i neuroni nei nostri occhi possono attivarsi, e la ricerca precedente su queste illusioni non è riuscita a considerare in che modo tali limitazioni potrebbero influire sul modo in cui percepiamo le illusioni stesse.

Lo studio

I ricercatori hanno utilizzato un modello computerizzato, per imitare i limiti dei nostri occhi e quindi replicare il modo in cui vediamo queste illusioni ottiche.

Quando il modello è stato esposto a queste particolari illusioni, è stato sopraffatto dall’elevato volume di contrasti, che ha portato il modello a percepire l’illusione allo stesso modo degli umani.

Questo modello, affermano i ricercatori, mostra come si sono evoluti i diversi neuroni nel nostro corpo e come sono diventati più sintonizzati per funzioni specifiche, come vedere sottili variazioni in una gamma di colori diversi.

Si tratta di risultati importanti che potrebbero influenzare enormemente la ricerca futura e la comprensione del cervello umano.

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Fonte: PLOS Computational Biology

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