La felicità non allunga la vita: è davvero così?

La felicità ha un effetto diretto sul rischio di morte e sulla durata della nostra vita? Se lo sono chiesto i ricercatori britannici che hanno collaborato ad un nuovo studio da poco pubblicato sulla rivista The Lancet.

La felicità ha un effetto diretto sul rischio di morte e sulla durata della nostra vita? Se lo sono chiesto i ricercatori britannici che hanno collaborato ad un nuovo studio da poco pubblicato sulla rivista The Lancet.

Secondo gli esperti le cattive condizioni di salute possono causare infelicità ma nello stesso tempo non è detto che la felicità allunghi la vita. O forse la scienza non è ancora riuscita a dimostrarlo pienamente?

I ricercatori hanno notato che gli studi precedenti che indicavano la riduzione della mortalità come associata alla felicità potrebbero essere legati al fatto che la mortalità risulta maggiore tra le persone che sono infelici a causa delle loro cattive condizioni di salute.

Inoltre, l’infelicità può essere associata a fattori dello stile di vita che influenzano la mortalità. Nello stesso tempo, però, non è detto che chi è felice viva davvero più a lungo. Molte possono essere le cause di morte, al di là del proprio atteggiamento positivo verso la vita.

La nuova pubblicazione si è basata sul Million Women Study, uno studio prospettico sulle donne nel Regno Unito, reclutate tra il 1996 e il 2001 e seguite passo dopo passo per quanto riguarda i fattori specifici di mortalità, come malattie cardiache, problemi polmonari o cancro.

Sulla base dei dati raccolti in proposito i ricercatori non hanno potuto affermare che la felicità allunghi la vita o che l’infelicità sia realmente una possibile causa di morte. Pare che a giocare un ruolo importante sulla durata della nostra esistenza siano soprattutto fattori legati allo stile di vita, al fumo, all’indice di massa corporea e alla presenza di malattie gravi come cardiopatie e cancro. È inoltre necessario tenere conto dei limiti del nuovo studio, che riguarda soltanto le condizioni di salute delle donne e non gli uomini.

In ogni caso continuiamo a pensare che essere felici e comunque mantenere in punto di vista positivo sulla propria vita aiuti ad affrontare meglio le malattie e altri ostacoli che possono presentarsi davanti a noi, non credete?

Marta Albè

Fonte foto: Pension Risk Matters

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