Diversi studi scientifici dimostrano che un sorriso finto e forzato non è alleato della felicità, tutt'altro, può addirittura essere controproducente.
Fino a poco tempo fa era opinione diffusa credere che il sorriso facesse bene all’umore, alla salute, alla felicità. Ma oggi la scienza dimostra il contrario, perché un sorriso forzato addirittura può essere controproducente.
Complice la popolarità del pensiero positivo, ci eravamo illusi che bastasse fingerci felici e contenti per cambiare vita in meglio ed esaudire tutti i nostri desideri. E anche la scienza, per un certo periodo, ha creduto fosse possibile, ma oggi non più.
Diversi studi hanno infatti dimostrato che un sorriso poco spontaneo non è alleato del benessere e della felicità. Come la ricerca pubblicata sul Journal of Occupational Health Psychology, secondo la quale chi per lavoro è costretto a sopprimere le emozioni, e a sorridere forzatamente, tende a consumare più alcol.
Un’altra ricerca, i cui risultati sono stati pubblicati sul Psychological Bulletin, ha analizzato 138 studi sulla teoria del feedback facciale, che hanno preso in esame oltre 11.000 persone di tutto il mondo, coprendo un arco temporale di circa 50 anni. Grazie a questa analisi si è scoperto che il finto sorriso, sebbene eserciti una certa influenza sul nostro stato emotivo, ha un impatto trascurabile sulla sensazione di felicità.
Un risultato opposto rispetto alle tante teorie degli ultimi anni e alla famosa ricerca a tema pubblicata nel 1988, che a suo tempo dimostrò la correlazione fra sorriso e benessere psicofisico. Lo studio originale aveva invitato un gruppo di partecipanti a tenere una penna fra i denti, e l’altro gruppo a tenerla fra le labbra. Il primo gruppo, costretto a un sorriso forzato, dimostrò maggiore divertimento del secondo gruppo, guardando gli stessi cartoni animati. Si dedusse quindi che il sorriso poteva influenzare le emozioni, nonostante i partecipanti non ne fossero consapevoli, ignari di tutto.
La ricerca venne in seguito riprodotta da vari laboratori, ma nessuno riuscì a replicare i risultati, a dimostrazione che forse la correlazione sorriso-felicità non era poi così veritiera.
E oggigiorno anche il pensiero positivo, tanto osannato negli ultimi anni, sta iniziando a perdere colpi, perché ci si sta accorgendo che per migliorare la propria vita, ed esaudire i propri sogni, è importante considerare anche gli ostacoli, anziché illudersi che tutto andrà bene, come dimostra l’innovativo metodo Woop della psicologa Gabriele Oettingen. Insomma, sorridere può essere comunque utile, ma meglio farlo spontaneamente!
Laura De Rosa
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