L'intelligenza emotiva (EQ) rappresenta la capacità di riconoscere, comprendere e gestire le emozioni proprie e altrui. Calcolare il proprio EQ può fornire preziose informazioni su come affrontiamo situazioni di stress, relazioni interpersonali e la vita lavorativa.
Indice
Il quoziente intellettivo può avere un peso sostanziale nella nostra società, basti pensare che spesso gioca un ruolo fondamentale nelle ammissioni all’università e nell’inserimento lavorativo. Ma siamo sicuri che i test del quoziente intellettivo siano davvero l’unico (o il migliore) modo per misurare il nostro intelletto?
C’è un’altra forma di intelligenza che può darci una visione alternativa rispetto alle capacità mentali. Si tratta della cosiddetta “intelligenza emotiva”, nota anche come quoziente emotivo o EQ. Il termine definisce la nostra capacità di riconoscere, interpretare e rispondere alle emozioni in noi stessi e negli altri.
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Cos’è l’intelligenza emotiva
Sei una persona che rimane calma e raccolta anche nelle situazioni più angoscianti? Oppure crolli in un batter d’occhio? La tua intelligenza emotiva ha molto a che fare con il modo in cui reagisci nelle varie situazioni della vita. Si tratta di un’abilità che si sviluppa nel tempo, grazie a una combinazione di genetica ed esperienze di vita. Fortunatamente, è anche un’abilità che può essere appresa o migliorata.
Uno studio sul ruolo dell’intelligenza emotiva e la sua influenza in varie situazioni, ha suddiviso l’EQ in tre dimensioni delle emozioni:
- percezione e comprensione,
- etichettatura ed espressione,
- gestione e regolazione.
Il primo passo per comprendere l’intelligenza emotiva è la consapevolezza di sé. Ciò implica riconoscere i propri stati d’animo e gli effetti sugli altri. Ad esempio, se hai avuto una brutta giornata al lavoro, riconoscere questa emozione e come potrebbe influenzare le tue interazioni con gli altri è un passo verso la giusta direzione. Tuttavia, riconoscere semplicemente l’emozione non è sufficiente.
Le nostre emozioni hanno spesso bisogno di un’etichetta concreta per articolare i nostri sentimenti agli altri. Questa capacità di nominare ed esprimere i nostri sentimenti è il secondo passo per raggiungere le capacità di intelligenza emotiva, che implica regolare e controllare con successo le emozioni. Cosa significa? Essere capaci di gestire emozioni potenti, come la rabbia, e di reindirizzarle in modo positivo o salutare.
Come misurare il tuo EQ
Misurare l’intelligenza emotiva (EQ) è diventato un aspetto cruciale sia per la vita personale che professionale, poiché una maggiore intelligenza emotiva è correlata a migliori prestazioni lavorative, relazioni interpersonali più sane e una riduzione dello stress. Esistono diversi metodi per valutare l’EQ, ciascuno con i propri vantaggi e limitazioni.
Sondaggi self-report: sono tra i metodi più diffusi per misurare l’intelligenza emotiva e richiedono ai partecipanti di valutare se stessi su una scala (ad esempio da 1 a 5). Questi strumenti, come il Schutte Self Report-Inventory (SSRI), si basano sulle percezioni personali e sono utilizzati con una certa affidabilità, soprattutto negli studi longitudinali. Tuttavia, presentano limiti dovuti alla soggettività delle risposte: i partecipanti potrebbero tendere a dare risposte che percepiscono come socialmente desiderabili piuttosto che accurate. Questo può distorcere i risultati, rendendoli meno precisi quando si tratta di valutare la reale intelligenza emotiva.
Sondaggi di altri report: in questo caso, la valutazione è fatta da terzi, come colleghi o amici, che osservano e riportano i comportamenti emotivi del partecipante. Questo metodo riduce il bias dell’autovalutazione ma rimane comunque soggettivo, in quanto dipende dalle percezioni degli altri. Sebbene sia meno comune, l’utilizzo di sondaggi di altri report può fornire un’analisi esterna utile nelle valutazioni aziendali e professionali, soprattutto per ruoli di leadership e gestione
Test di abilità: i test di abilità, come il Mayer-Salovey-Caruso Emotional Intelligence Test (MSCEIT), misurano l’EQ attraverso compiti specifici che valutano la capacità di percepire, comprendere, usare e gestire le emozioni in diversi scenari. Questo tipo di test è considerato il più oggettivo, in quanto le risposte sono valutate sulla base di criteri stabiliti da esperti, riducendo il rischio di distorsioni personali. Tuttavia, può essere più complesso da somministrare e spesso richiede la supervisione di un professionista
Test misti: alcuni strumenti combinano elementi di autovalutazione e valutazione di abilità. Il Bar-On Emotional Quotient Inventory (EQ-i) e l’Emotional and Social Competence Inventory (ESCI) sono tra i più noti in questo campo, utilizzati soprattutto nel contesto aziendale per identificare le competenze emotive e sociali di un individuo
L’importanza di misurare l’EQ è supportata da numerose ricerche che evidenziano come le persone con un elevato EQ tendano a essere più efficaci nel lavoro e nella vita privata. Alcuni studi dimostrano che il 75% dei responsabili delle assunzioni valuta l’intelligenza emotiva più del QI nella selezione del personale
Inoltre, un aspetto positivo è che l’intelligenza emotiva non è una capacità statica, ma può migliorare con la pratica e l’età.
Infine, è fondamentale scegliere il metodo di misurazione più adatto al contesto: mentre i test self-report sono utili per una prima autovalutazione, i test di abilità come l’MSCEIT sono preferibili in ambienti professionali dove l’obiettività è cruciale.
Quali sono i test?
Uno dei più affidabili è il Mayer-Salovey-Caruso Emotional Intelligence Test (MSCEIT), ma spesso richiede una somministrazione professionale, ma esistono test più semplici e accessibili come il Schutte Self Report-Inventory (SSRI) e altri strumenti gratuiti che possono fornire un primo indicatore del tuo EQ.
Un esempio di test gratuito disponibile online è offerto da Mind Tools, che propone un quiz rapido per valutare la propria intelligenza emotiva:
Emotional Intelligence Quiz di Mind Tools.
Oppure un test basato su autovalutazione offerto da Positive Psychology:
EQ Test su Positive Psychology.
Questi strumenti sono facili da usare e possono darvi una panoramica delle vostre competenze emotive.
Fonte: PositivePsychology.com/Frontiers/MDPI
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