Empatici oscuri: chi sono e come riconoscere la loro tossicità (paragonabile a quella dei narcisisti)

Gli empatici oscuri, una nuova e subdola tipologia di manipolatori, appaiono premurosi e sensibili ma in realtà sfruttano l’empatia per scopi egoistici

Pensavamo che il narcisismo fosse la forma più tossica di personalità e invece un nuovo trend sui social ci porta una nuova figura: gli empatici oscuri. Suonano come personaggi da fumetto, ma no, sono molto reali, e ancor più pericolosi di quanto immaginiamo. A differenza dei narcisisti, questi individui hanno un’arma in più: sanno leggere nelle emozioni degli altri e usarle per il proprio vantaggio.

Gli empatici oscuri, la cui definizione è emersa da uno studio del 2021, uniscono empatia e lati inquietanti della personalità, come narcisismo, psicopatia e machiavellismo. Altro che “persona empatica”! Questi non si accontentano di comprendere le tue emozioni; le usano, come un kit di strumenti pronti a disarmarti. Chiaro esempio di “lupi travestiti da agnelli”, sono in grado di manipolare l’altro, spesso in modo così subdolo che le vittime non capiscono di essere sotto controllo.

Empatia o manipolazione?

Normalmente, l’empatia è sinonimo di ascolto e supporto. Negli empatici oscuri, invece, è come se fosse stata rovesciata come un calzino sporco. Sanno perfettamente cosa provi e cosa pensi, ma usano queste informazioni per capire quali fili tirare per manipolarti. Nadja Heym, professoressa di Psicologia e coautrice dello studio, descrive questo processo come una consapevolezza senza coinvolgimento: capiscono il tuo stato mentale solo per prevedere e controllare le tue reazioni. In pratica, “sanno come colpirti dove fa più male“.

Gli empatici oscuri agiscono in maniera perfettamente strategica. Entrano nella vita degli altri fingendosi benefattori, conquistano la fiducia e poi… tirano fuori il lato oscuro. In una relazione romantica, ad esempio, se il partner (mettiamo una compagna che sta riscoprendo la propria forza e autonomia) ottiene una promozione, un empatico oscuro potrebbe avvertire una minaccia al proprio controllo e, di conseguenza, iniziare a sminuirla in modo sottile ma costante. L’obiettivo è tenerla a un livello di sicurezza inferiore, dove lui può avere il “comando”.

Come riconoscere un empatico oscuro?

Identificare un empatico oscuro non è facile, soprattutto perché sanno come mascherarsi. Però, ci sono alcuni dettagli che possono aiutarti a smascherarli:

  1. Usano la gentilezza come arma: quando qualcuno è gentile solo se serve a ottenere qualcosa, il campanello d’allarme dovrebbe suonare.
  2. Mostrano una freddezza inattesa verso chi non li serve: possono passare dalla sensibilità apparente alla totale indifferenza con chi non è funzionale ai loro scopi.
  3. Ti fanno sentire in colpa: quando le cose non vanno come vogliono, sei tu che hai sbagliato, non loro.

Come sottolineano gli esperti, uno dei motivi per cui è così difficile individuarli è proprio questa doppiezza: capaci di un’empatia apparente, usano la loro sensibilità per manipolare. Per proteggerti, osserva attentamente come si comportano, specialmente in situazioni di gruppo dove il controllo è più difficile da mantenere.

Per difendersi dagli empatici oscuri, è fondamentale sviluppare una sana dose di scetticismo e non cadere nella rete della loro gentilezza a senso unico. Stabilire confini chiari e non permettere a nessuno di isolarti dai tuoi cari può fare la differenza. Gli empatici oscuri contano sulla fiducia che riescono a costruire, perciò, avere uno spazio e una rete di relazioni al di fuori della loro orbita è il miglior antidoto contro le loro manipolazioni.

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Fonte: ScienceDirect

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