Nuovo studio dimostra perché dovresti accettare anche le emozioni negative per essere più felice 

Tenersi impegnati in attività diverse può portare emozioni positive e negative, e che un po’ delle nostre reazioni dipendono dalla nostra età

Una nuova ricerca mostra che tenersi impegnati in molte attività diverse può portare emozioni positive e negative, e che un po’ delle nostre reazioni dipendono dalla nostra età

Un nuovo studio condotto dal South Florida College dimostra che impegnarsi in attività diverse durante il giorno provoca un diverso set di emozioni – il che è un’ottima cosa per la nostra salute, perché vuol dire che si apprezzano maggiormente le piccole cose della quotidianità.

Per esempio, anche nel caso delle emozioni negative, sentire profonda rabbia può significare che abbiamo un limitato apprezzamento della situazione che stiamo vivendo. Invece, se percepiamo una commistione di emozioni diverse (per esempio rabbia, tristezza e imbarazzo), questo può indicare un’esperienza emotiva più ampia e sfaccettata.

In questo studio sono stati analizzati dati relativi a quasi 3.000 volontari di mezza età, in buona salute e con un buon livello di istruzione. È emerso che gli individui che ogni giorno prendevano parte ad attività diverse facevano esperienza emotive diverse – sia positive che negative. In particolare, quelli di età compresa fra i 33 e i 44 anni avevano un ventaglio di emozioni positive più ampio rispetto alle persone fra i 68 e gli 84 anni.

Lo studio si è concentrato, in particolare, sul tempo che i volontari hanno trascorso impegnati in sette attività diverse: lavoro retribuito, tempo trascorso con bambini, attività di svago, attività fisica, impegno in associazioni di volontariato, aiuto a parenti o vicini, canto. I partecipanti hanno registrato il tempo dedicato ad ognuna di queste attività per otto giorni consecutivi, insieme alle emozioni percepite durante il loro svolgimento (sia positive che negative). Questi dati sono stati poi utilizzati dai ricercatori per calcolare i livelli di emodiversità.

(leggi anche: Emozioni negative: come imparare a gestirle e trasformarle in positività)

Emodiversità è un termine utilizzato per descrivere un ventaglio di emozioni ricco ed equilibrato, costituito da 13 emozioni positive (calmo, pieno di vita, soddisfatto, felice, orgoglioso…) e 14 negative (nervoso, imbarazzato, irritabile, spaventato, solo, frustrato e così via). Interessante osservare che il tempo trascorso dai partecipanti a svolgere le diverse attività non sia associato né a un’emodiversità negativa né a una positiva: questo suggerisce che non è la singola azione a contare, ma piuttosto il tempo totale speso in un ampio ventaglio di attività diverse.

Come emerge da questo studio, le persone più giovani hanno emozioni più forti e variegate rispetto agli adulti, poiché svolgono attività maggiormente diversificate: ad esempio, molti di loro trascorrono tempo con i bambini – cosa che molti adulti non fanno con il passare degli anni. Inoltre, le persone più anziane hanno emozioni più pacate o monotone come risultato della saggezza accumulata con gli anni, o della strategia per ridurre le interazioni sociali per evitare situazioni potenzialmente negative.

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Fonte: Journal of Gerontology

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