Eco-ansia: se ti riconosci in questi 5 segnali probabilmente soffri di ansia climatica

La crisi climatica interessa tutti noi, ma sapevi che ha un effetto diretto anche sulla tua salute mentale? Scopri i sintomi più comuni

Hai avuto a che fare con un evento climatico disastroso di recente? Ti tieni molto informato sulle notizie riguardanti il clima? Oppure sei un attivista che agisce direttamente per arginare il problema? In ogni caso, potresti soffrire di eco-ansia, scopriamo insieme i sintomi e le cause.

Costruire uno stile di vita più sostenibile è una missione che molti di noi hanno preso a cuore. Alle volte, bastano tanti piccoli gesti per riuscire a fare una differenza sostanziale: dal modo in cui fai la spesa alla scelta del tuo mezzo di trasporto, puoi davvero fare molto più di quanto credi.

Ciò nonostante, è anche importante tenere in considerazione la tua salute mentale. Difatti, lo stress costante relativo alla condizioni ambientali in continuo peggioramento può usurare il tuo benessere. Moltissimi nel mondo oggi giorno soffrono di quello che è stata definita come eco-ansia, oppure ansia ambientale.

Questa condizione cronica è un termine ombrello per indicare sia la preoccupazione e l’ansia causate dal clima ma anche lo stress post-traumatico di chi è stato colpito da avvenimenti climatici imprevisti e gravi. Negli ultimi questi fenomeni si sono intensificati, portando anche l’Europa nella sfera d’influenza delle conseguenze della produzione eccessiva alla base del turbo-capitalismo.

Proprio per questo è fondamentale avere una strategia per sostenere lo stress dell’eco-ansia, così da non farsi sopraffare e riuscire a continuare a vivere la propria vita, puntando verso la speranza di un futuro migliore.

Quali sono i sintomi dell’eco-ansia?

Prima di descrivere i sintomi, è importante riconoscere quali sono i fattori che vanno a facilitare lo sviluppo di questa condizione cronica. Tra quelli più comuni troviamo:

  • giovane età – dato il tempo ancora a disposizione e l’esposizione fin dall’infanzia a questo problema
  • esposizione mediatica – i media spesso rincarano la dose, creando delle narrazioni della disperazione
  • essere un attivista – chi è in prima linea per comprendere e arginare la crisi climatica è più esposto/a allo stress psico-emotivo relativo
  • lavorare nel settore della sostenibilità – allo stesso modo, chi è nella filiera della sostenibilità può trovarsi a soffrire di questa condizione

Se quindi fai parte di una di queste categorie, un consiglio iniziale potrebbe essere quello di ridurre l’esposizione mediatica e concentrarti sugli aspetti positivi. Andiamo adesso a vedere quali sono i sintomi più comuni:

  • ansia o irritabilità – come si può intuire dal nome, la condizione di avere una paura debilitante e costante del futuro del pianeta è un campanello d’allarme. Lo stesso discorso vale nel caso tu sia spesso facilmente irritabile o molto nervoso.
  • intensificazione dell’ansia quando si affrontano discussioni sul clima, con conseguente difficoltà a smettere di pensare alle problematiche climatiche e ambientali
  • mantenere posizioni estreme sul proprio futuro, il cui esempio più lampante è la rinuncia a fare figli per paura di condannarli a vivere in un mondo ancora più in crisi di quello attuale
  • difficoltà a concentrarsi e a vivere la quotidianità
  • solastagia, un termine coniato dal filosofo Glenn Albrecht, che indica un malessere complesso legato al peggioramento delle condizioni del luogo in cui si vive. Particolarmente presente in chi ha sofferto per un evento climatico improvviso, può portare a sviluppare anche depressione, dolore, disturbi del sonno e pulsioni suicide.

Tra le persone più colpite dall’eco-ansia troviamo le fasce di popolazione più legate alla stabilità dell’ecosistema, come ad esempio i coltivatori, che devono far fronte a siccità e/o tempeste improvvise. Senza una rete di supporto sociale, queste persone possono andare incontro a problemi economici che andranno a complicare la loro situazione psicologica.

Come fare a contrastare l’eco-ansia?

La prima e più importante misura di contenimento per l’ansia è quella di rivolgersi a uno specialista. Una terapia psicologica può aiutarti a diventare più resiliente ma anche a capire come gestire meglio le tue emozioni, che diventeranno preziose alleate per motivarti a cambiare ancora di più il tuo stile di vita e dare più trazione al movimento green in tutto il mondo. Uno step importante è rinunciare ad alcuni servizi offerti dalle multinazionali più spietate.

Nel breve termine, riduci l’esposizione ai media (specialmente quelli che fanno sensazionalismo catastrofico) e dedicati del tempo per prenderti cura di te. Ricorda che la tua salute mentale è la radice più forte che puoi piantare nel presente per raggiungere un futuro più sostenibile.

Fonte: Humanitas

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