Il suo significato spiega già molto: “comportamento autostimolante”. Lo “stimming” è proprio questo e può aiutare, e di molto, le persone con neurodivergenze. Perché? Ha una funzione comunicativa più importante di quanto si immagini
Muovere dita e mani ripetutamente, agitare oggetti ripetutamente, dire le stesse cose ripetutamente: lo stimming, ovvero l’auto-stimolazione, è l’escamotage necessario a concentrarsi o a gestire lo stress o l’ansia, soprattutto se ci si ritrova con un forte carico emotivo. Tipico soltanto delle persone con autismo?
Non esattamente: comportamenti ritmici e ripetitivi, noti genericamente anche come stereotipi, non sono esclusivi dell’autismo. Possono infatti ritrovarsi anche in persone con difetti sensoriali o neurologici, in quelle con ADHD, ma anche in persone senza alcun tipo di patologia.
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Il “Diagnostic and Statistical Manual, Fifth Edition” (il DSM-5) include persino lo stimming come criterio diagnostico per l’autismo, ma cos’è precisamente?
Lo stimming
Per stimming si intendono quei comportamenti ripetitivi e stereotipati autostimolatori che hanno in qualche modo la funzione di regolare nel vero senso della parola emozioni e percezioni. Il termine “stimming”, in sostituzione al termine “stereotipie”, è stato scelto dalla comunità di persone autistiche e indica tutti quei movimenti che sono ripetitivi e che vanno a stimolare i sensi (stimming uditivo, olfattivo, tattile, come lo sfarfallare le mani, dondolare il corpo, camminare seguendo un certo schema oppure la ripetizione di alcune parole).
Ma c’è un ma: fare stimming è una necessità della stragrande maggioranza delle persone (avete mai notato, per esempio, quante volte vi trovate a scarabocchiare su un foglio?).
Come spiega Piccola Pedagogista Petulante, quindi, può fare stimming una persona con mente autistica, con mente neurotipica o neurodivergente.
Cosa comunicano questi comportamenti?
Nient’altro che la necessità di scaricare una tensione o la felicità di ritrovarsi in un determinato contesto, ma servono eccome anche a favorire la concentrazione e a regolare sostanzialmente quelli che sono gli stimoli esterni. Ma, attenzione: possono anche utili a “proteggersi” da un ambiente troppo stimolante o a esprimere il proprio disagio, in modo che chi è attorno sia in grado di ridurre le richieste e offrire semmai un sostegno.
Alcuni strumenti che aiutano a favorire lo stimming sono:
- i Pop it
- la pasta modellabile
- il palloncino antistress o l’anello rotante antistress
- la corda per saltare
- collana per masticare
- tutto ciò che si può tenere tra le dita, come gli elastici
@terconauti Risposta a @siriostar13 PARTE 2! Ecco altre 3 caratteristiche. E tu ne hai qualcuna? #stimming #cibo #mangiare #stress #diagnostico #strana #diversità #ironia #informazione #selettivitàalimentare #ragazzaitaliana #autisticwomen #autistica #aspiegirl #autismoitalia #autismo #la_panzer #lapanzer #margheritatercon #terconauti @Damiano, Margherita e Philipp
I comportamenti ripetitivi sono dannosi?
Lo possono diventare se impediscono di impegnarsi in altro oppure se arrecano un danno agli altri o a se stessi.
Se poi comportamenti di stimming vengono percepiti come strani e fastidiosi da altri, non ci resta altro che contare fino a 10 e spiegare che in realtà quello che si sta facendo, lo stimming appunto, andrebbe solo compreso e rispettato. E che è molto più comune di quanto si pensi.
@autistic_red_fryk_hey Rispondo ad una domanda che mi fate spesso! #autismo #spettroautistico #redfrykhey #stimmingtoy #stimming #autismoitaliano
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