Come entrare in connessione con il proprio cuore, con gli altri e con il Pianeta

Tutto è collegato. Connesso a me stesso, agli altri, al pianeta: il libro di Grazia Roncaglia e Paola Gandini per coltivare la consapevolezza insieme a bambini e adolescenti:

Mitakuye oyasin: due parole sacre Lakota che rappresentano, allo stesso tempo, una preghiera, un ringraziamento, un’affermazione. Tutto è collegato. Lo è sia sul piano orizzontale (della nostra vita quotidiana, con tutte le implicazioni ai vari livelli, dal micro el macro), che su quello verticale, tra Cielo e Terra. Non sono, non erano i soli a saperlo, i Sioux. La conoscenza del fatto che esiste un filo che unisce ogni cosa, fatto di senso e di relazioni interdipendenti, è appartenuta all’umanità sin dai tempi più remoti; questa consapevolezza si è poi dispersa, rarefatta, anche se mai è andata totalmente perduta.

Ma è tempo, è questo il tempo di ritrovarla e di farla diventare vita, azioni, scelte, orientamenti, visioni e – insieme – ritrovare la profondità di un contatto autentico con se stessi (solo se siamo in rapporto profondo con il nostro Sè, infatti, solo se abitiamo consapevolmente la nostra “casa” possiamo poi entrare, correttamente, in relazione con il resto del mondo).

Il viaggio nella connessione con il Tutto è affascinante, fatto di tanti step pieni di bellezza e silenzio e ascolto e respiro. È uno sguardo che cambia e si allarga e comprende. Include senza confondersi. Rispetta senza perdersi. Si può partire, in qualsiasi momento, in questa direzione che sembra andare controcorrente rispetto ai modelli culturali e commerciali dominanti. E così anche le parole possono acquistare significati diversi: la connessione più importante non è quella del cellulare, ma con il cuore e il proprio Sè. Il raggiungimento degli obiettivi non è legato alla produttività ma ad una crescita delle qualità dell’Io, dell’Anima. Ed è questo il percorso proposto dal libro “Connesso… a me stesso, agli altri, al Pianeta” di Grazia Roncaglia, con le delicate e ispiranti illustrazioni di Paola Gandini, per le Edizioni Età dell’Acquario.

Il libro si propone come una sorta di mappa e laboratorio pratico per “coltivare la consapevolezza insieme ai bambini e agli adolescenti” e rivela una doppia utilità: perché i passaggi, le riflessioni, i piccoli esercizi proposti sono perfetti per i più piccoli come per i più grandi; e se condivisi, fatti insieme, grandi e piccoli e/o adolescenti, tanto meglio.

connesso

Concretamente si tratta di una sorta di favola che parla di Alice, una 12enne che non vive nel Paese delle Meraviglie ma in una normalissima città; a cui piacciono i vestiti e le vetrine, che ama la tecnologia e ha usato tutti i suoi risparmi per comprarsi un cellulare. Insomma, Alice è una delle tantissime adolescenti sedotta da quella che la sua mamma, sempre nella storia, chiama “iphone-happiness” ma che poi, alla fine, conquisterà il segreto della vera felicità.

Il primo passo in quella direzione è entrare in connessione con il cuore (l’unica connessione davvero importante, che rende “ridicola” l’importanza di internet); per farlo occorre conoscere i doni del silenzio: il primo è permetterci di incontrare, riconoscere e abbracciare quello che stiamo realmente provando.

Pagina dopo pagina, Alice esplora – e invita chi legge a farlo – un modo nuovo di vivere: stare nel presente, riconoscere la bellezza, andare oltre l’apparenza, comprendere l’effetto delle proprie azioni, fare la differenza tra movimento e quiete, coltivare la gratitudine. E non finisce qui.

La meta finale, che è ovviamente solo un punto di – vera – partenza, è camminare nella vita da persone libere e consapevoli. Grate a chi ci circonda e alla Terra che ci ospita e rende possibile la Vita.

Anna Maria Cebrelli

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