Le notizie relative alla guerra in Ucraina possono provocare ansia e stress. Ecco come comportarsi per imparare a riconoscere le nostre emozioni ed evitare di essere sopraffatti da stress e ansia da guerra.
Indice
Le notizie e le immagini degli ultimi giorni hanno scatenato molte reazioni nelle persone. La visione di carri armati, esplosioni, città distrutte e intere famiglie sfollate provoca dispiacere e orrore. L’Ucraina è vicina, come vicini a noi sono i suoi cittadini, che ormai da anni vivono nel nostro Paese. È inevitabile immedesimarsi e rievocare i mostri del passato, anche se molti di noi non li hanno vissuti: la guerra fredda, la guerra mondiale, Chernobyl.
C’è chi non si preoccupa più di tanto e non si informa e chi invece lo fa continuamente, cercando le ultime notizie e sperando di trovare delle novità positive. Il pensiero arriva a formulare e a visualizzare ipotesi, come: “e se scoppiasse la guerra nucleare?” e “se il vento portasse qui le radiazioni?”, “se anche gli altri Paesi europei venissero attaccati?”, “Bisogna scappare?”.
Questo stato di allerta, di preoccupazione o di vera e propria paura, può generare ansia e stress. Un’ansia che può interferire nella realizzazione delle nostre azioni quotidiane e nelle funzioni biologiche come il sonno o l’appetito. Come conseguenza siamo nervosi e poco concentrati nel lavoro o alla guida.
Se ci si sente in questo modo o abbiamo vicino qualcuno che sta soffrendo particolarmente di “ansia da titolo” o “ansia da guerra” ci sono delle strategie per riconoscere le emozioni e gestire lo stress.
Riconoscere le emozioni dell’ansia di guerra
Il primo passo, secondo gli esperti, è riconoscere le proprie emozioni. Ci sentiamo semplicemente preoccupati o ne siamo sopraffatti? Abbiamo paura? Di che cosa? Delle conseguenze sull’economia? Sul nostro lavoro? Della sicurezza nazionale?
Una volta riconosciute le emozioni, bisogna parlarne con chi ci è più vicino, con un amico o con un familiare. In questo modo i pericoli si relativizzano e le paure si ridimensionano. Se non si riesce a controllare l’emozione allora è bene parlarne con un medico o con uno psicologo.
Controllare quando e come informarsi
È bene informarsi. Il problema sorge quando si sta incollati al cellulare o alla TV aspettando nuove notizie e interrompendo la routine quotidiana. Così si passa dal controllo alla nomofobia, aumentando l’ansia a lungo termine. Per evitare questa sovraesposizione, bisogna imporsi degli orari o dei momenti in cui si consultano le notizie. Per questo è bene disattivare i feed e le notifiche delle news. Inoltre, bisogna selezionare bene le fonti evitando quelle più sensazionaliste o le fake news.
Accettare l’incertezza
Purtroppo le decisioni politiche non sono nelle nostre mani e preoccuparsi non serve a niente. Quindi è meglio concentrarsi su ciò che si può fare e sulle azioni che possiamo controllare. Quindi la prima cosa è accettare le proprie emozioni e concentrarsi sul presente e sulla propria salute.
Ci si può impegnare in una campagna di sensibilizzazione o aiutare a raccogliere aiuti umanitari. Ma senza perdere di vista la nostra vita qui ed ora.
Mangiare sano e lentamente
L’alimentazione è importante perché il benessere del nostro intestino si riflette in quello mentale e viceversa. Anche se il cibo a volte ci sembra la migliore consolazione, abbuffarsi di cibi grassi e zuccherati non farebbe altro che peggiorare il nostro stato d’animo. Una dieta ricca in fibre, vitamine, proteine e acidi grassi essenziali favorirà, invece, il benessere generale dell’organismo, una risposta immunitaria migliore e anche il buon umore. I nutrienti anti-stress per eccellenza sono le vitamine, il magnesio e gli acidi grassi Omega 3. Allora più verdure, noci, pesce, uova, frutta e cereali integrali.
Mangiare lentamente e soprattutto con attenzione piena a quello che si sta facendo aiuta non solo ad apprezzare di più il cibo e favorire una buona digestione. Ma anche a liberare la mente dai pensieri e dalle preoccupazioni.
Fare sport e attività piacevoli
L’attività fisica è un ottimo anti-stress. Lo sport infatti ci fa produrre più dopamina e serotonina. Inoltre, la concentrazione sull’attività fisica libera la mente e distoglie da altri pensieri.
È bene dedicarsi anche ad attività piacevoli come il nostro hobby preferito e a incontrarsi con gli amici. Un bel film comico o un libro piacevole serviranno senz’altro ad abbassare i livelli di stress.
Dormire bene e a sufficienza
L’ansia e lo stress possono causare disturbi del sonno con conseguente stanchezza e maggiore stress durante la giornata. Per assicurarsi un sonno tranquillo e ristoratore bisogna creare un ambiente favorevole al riposo, sia nella camera da letto che nella nostra mente.
Quindi, evitare di guardare il cellulare o la televisione almeno mezz’ora prima di andare a dormire. La camera da letto deve essere ordinata, la luce bassa e la temperatura né troppo fredda né troppo calda.
Il letto dev’essere accogliente e comodo.
Può aiutare anche la pratica del mindfulness e della meditazione, gli esercizi di rilassamento attraverso il controllo della respirazione.
Quando rivolgersi al medico o allo psicologo
Se si soffre già di disequilibri della salute mentale come ansia, stress post-traumatico o depressione, bisogna assolutamente ridurre in modo drastico la visione di notizie e immagini spiacevoli. Se ci si sente particolarmente inquieti e non si riesce a pensare ad altro, ed incapaci di svolgere tranquillamente le azioni quotidiane, è il caso di rivolgersi al medico o al terapeuta.
Ti potrebbe interessare anche:
- Passiflora viola, la pianta in grado di ridurre ansia e insonnia in appena 30 minuti
- Ansia climatica: più della metà dei giovani pensa che “l’umanità sia condannata”, lo studio
- Curcumina: gli inaspettati benefici sul sonno e l’ansia dell’integratore a base di curcuma
- La meditazione Mindfulness migliora la metria grigia del cervello, la scienza lo conferma