L'uso mirato dei colori con i bambini, per favorire l'apprendimento e la memoria. L'efficacia dimostrata da studi scientifici.
Il rosso è stimolante e, al tempo stesso, un segnale di allerta. Il verde aiuta a riequilibrare mentre il blu favorisce una chiara comunicazione. Il “potere” dei colori non è cosa nuova: applicata da sempre, negli ultimi decenni la cromoterapia è una delle tecniche dolci, forse la più “dolce”, dell’ampio gruppo delle medicine olistiche. Agisce sul fisico, sull’aspetto emotivo e su quello mentale. E che non si tratti di “acqua fresca” lo dimostrano anche diversi studi scientifici. Come – ad esempio – quello, recentissimo del 2014 di Maryam Ajilian Abbasi pubblicato sull‘International Journal of Pediatrics, che approfondisce l’uso dei colori nell’arredare le stanze dei bimbi.
In sintesi, l’avvertenza che emerge è: quando si scelgono i colori da utilizzare per le camere in casa, è importante – prima – pensare all’umore che si vuole creare e se si vuole qualcosa che ispiri leggerezza, ariosità oppure intimità, accoglienza.
Quando ci si avvicina alla psicologia dei colori è bene sapere che ogni colore ha una sua valenza e risonanza con il nostro corpo, dovuti sia alla sua frequenza e lunghezza d’onda, quindi biologicamente innati, che alla valenza culturale. Il colore viene sempre percepito, consapevolmente o meno e induce un’influenza che dipende anche, però, dal contesto (il rosso scoppiettante di un fuoco, nel camino, indurrà relax e la sensazione di accoglienza; nel bosco, se si ha la percezione che possa diventare incontrollato, i sentimenti saranno di paura.
Con i bambini i colori sono estremamente efficaci (loro hanno meno condizionamenti degli adulti, il loro corpo energetico ha subito meno sollecitazioni disarmoniche dall’ambiente, alimentazione errata, farmaci, false credenze ecc); l’effetto è immediato, più facilmente osservabile: si va dal miglioramento dello sviluppo emotivo, ad una diminuzione di tensioni e aggressività, facilitazione e miglioramento del sonno, diminuzione del rumore “prodotto” e – molto interessante – con l’uso mirato di colori i bambini sono riusciti ad organizzare meglio anche i loro pensieri (con quindi un’influenza sul funzionamento cognitivo).
In generale la regola è: per i bambini molto piccoli, evitare colori forti o forti contrasti, macchie di grigio o di nero; via libera alle tonalità pastellate. “I bebè sono molto più felici circondati da queste sfumature che sono calmanti e rilassanti“: afferma una studiosa dei colori, June McLeod. Se si vuole uscire dal rosa o dall’azzurro, sarà perfetto il lilla pallido, adatto per entrambi i sessi e con un effetto calmante. Corallo, pesca, rosa sul soffitto daranno invece al bambino la sensazione di uno spazio sicuro e protetto.
I colori primari, le tonalità più vivaci e stimolanti potranno essere presenti ma nei giochi e in elementi d’arredo morbidi nei materiali o nella forma: questo tipo di informazione infatti è utile come sollecitazione ma va dosata per brevi momenti e va “nascosta/modificata” per avere un’atmosfera poi più riposante, per momenti tranquilli.
Man mano che crescono, si può aumentare la quantità di luce e di forza dei colori (anche se i bambini più sensibili o timidi preferiranno, si troveranno meglio in nuance più sfumate).
Per quanto riguarda lo studio: in generale sarà meglio evitare, sulle pareti, disegni geometrici molto definiti, perché distraggono; le sfumature di azzurro facilitano invece l’apprendimento e possono essere abbinati a toni crema, con quantità di arancio-giallo, che creano anche la giusta energia di stimolazione del processo mentale, del pensiero (attenzione ad evitare le sfumature “acide” che possono causare mal di testa e irritabilità). Rosso corallo, azzurro-viola sono perfetti per le aree dedicate alla socialità: creano ispirazione e gioco immaginativo; il viola, in particolare, sollecita entrambi gli emisferi cerebrali: piccole dosi di questo colore migliorano e rendono più originali i lavori prodotti dai piccoli.
In generale, memoria e studio dei bambini sono influenzati da questi colori:
- il blu: migliora la creatività e stimola un ambiente fresco e rilassante. Ne basta poco: può avere infatti effetti depressivi, evocare sentimenti di tristezza;
- il rosso: è il colore della passione e dei sentimenti forti della minaccia, dell’amore o dell’eccesso di stimolo. In ambienti scolastici può essere utilizzato in combinazione con altri colori perché aiuta in attività particolareggiate e che vanno ripetute; da evitare in casa (a parte piccole macchie di questo colore);
- il giallo: per i bambini, e non solo, è il colore della felicità e del sole; stimola l’intelligenza ma non deve essere in eccesso, per non stressare e ipersollecitare;
- il verde: è il colore dell’abbondanza; perfetto per rilassarsi, aiuta anche la salute;
- il rosa: calmante, può abbassare la frequenza cardiaca;
- il viola: sollecita la riflessione, il pensiero creativo e la logica;
- l’arancio: molte scuole lo utilizzano in quanto farebbe aumentare il pensiero critico e la memoria e, in generale, le prestazioni scolastiche.
Insomma, via libera ai colori. Con rispetto e attenzione alle età e alle funzionalità che si vogliono incoraggiare nei bambini.