Sognare a occhi aperti ha molti inaspettati benefici sulla nostra produttività e sul nostro benessere psicofisico (ma attenzione a non esagerare)
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Sarà certamente capitato anche a voi di ritrovarvi a vagare con la mente, allontanandovi per qualche momento dalla banalità della routine in cui siete immersi per vivere un’esperienza, un progetto, un sogno tanto desiderato che però esiste solo nella vostra immaginazione e non trova posto nella realtà.
Sognare a occhi aperti – o meglio detto “mind wandering” (letteralmente, “mente che vaga”) – è una pratica che inizia quando siamo piccoli, ma che tuttavia si perde con l’avanzare dell’età e una disposizione d’animo sempre più concreta e aderente alla realtà.
Eppure è così piacevole perdersi per un attimo nei propri pensieri, immaginare in maniera positiva il nostro futuro a breve o lungo termine, visualizzare un viaggio che vorremmo fare o la nostra casa dei sogni.
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I benefici di una mente che vaga
Il mind wandering ci rende innanzitutto più ottimisti e fiduciosi nel futuro, migliorando il nostro umore e la nostra disposizione d’animo. Ma i vantaggi di questa pratica, supportati dall’evidenza scientifica, non si fermano qui.
Maggiore flessibilità cognitiva
La mente che vaga immagina scenari inediti, luoghi e situazioni in cui non si è mai trovata, contesti tutti da esplorare, e mette in atto nuove strategie per adattarsi a tali scenari: questo ha, come conseguenza, una maggiore flessibilità cognitiva.
Diversi studi recenti hanno dimostrato la correlazione fra la pratica del mind wandering e la flessibilità cognitiva, che si traduce anche in una maggiore propensione alla risoluzione di problemi difficili con soluzioni originali e creative.
Più produttività
Potrebbe sembrare un controsenso, visto che vagare con la mente ci distrae e ci allontana da ciò che stiamo facendo, eppure il mind wandering è un alleato prezioso per la nostra produttività.
Lasciare la mente libera di vagare, di tanto in tanto, rappresenta una valvola di sfogo per il nostro cervello, un momento in cui esso può decomprimersi per tornare sull’attività da svolgere in modo più focalizzato e concentrato.
Inoltre, sognare a occhi aperti un lavoro migliore o una carriera più vantaggiosa è un ottimo modo per iniziare a visualizzare i propri obiettivi e per chiedersi quali siano i passi da compiere (nella vita reale) per realizzarli.
Relazioni sociali più sane
Quando vaghiamo con la mente, riusciamo anche a elaborare meglio le nostre emozioni e a immaginare possibili soluzioni ai conflitti e ai litigi con il nostro partner, con il nostro amico o con un familiare.
Si tratta, in altre parole, di immaginare una conversazione possibile fra noi e la persona con cui abbiamo avuto lo scontro, in modo da predisporci meglio alla soluzione del conflitto in modo pacifico e sereno.
Come praticare il mind wandering (senza esagerare)
Finora abbiamo visto i benefici e i vantaggi del mind wandering, ma attenzione a non trasformarlo nell’unico modo di vivere il presente: essere sempre dissociati lontani dalla realtà è dannoso tanto quanto non lasciar mai spazio alla mente di vagare.
Rintanarsi dei propri sogni a occhi aperti significa sfuggire alla realtà, alle proprie responsabilità nel lavoro come nella vita privata, isolarsi e non coltivare relazioni sociali reali, al di fuori della propria immaginazione.
Ecco qualche consiglio utile per godere dei benefici del mind wandering senza perdere il contatto con la realtà in cui si vive:
- dedichiamo alla pratica un momento specifico della giornata (o della settimana), in modo che questa non interferisca con le nostre attività di studio o lavoro e che non tolga tempo ai momenti trascorsi con amici e familiari;
- se siamo in ansia per un evento futuro (un viaggio, un colloquio di lavoro, una presentazione), possiamo sfruttare il mind wandering a nostro vantaggio, immaginando il miglior scenario possibile per quella situazione e contenendo così l’esplosione della nostra ansia;
- se non riusciamo a gestire il mind wandering e ci distraiamo molto spesso, un’idea utile è quella di cambiare l’ambiente che ci circonda, che potrebbe essere l’innesco per la nostra distrazione: eliminiamo le distrazioni materiali attorno a noi, oppure iniziamo a lavorare in un ambiente di co-working insieme ad altre persone.
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