Alle volte basta un solo ingrediente a fare un'enorme differenza: scopri perché questa pianta - pilastro della cucina francese - è speciale
Tra i condimenti più usati nella cucina francese, spicca sicuramente questa pianta imparentata con aglio e cipolla, che arricchisce i piatti senza sovrastare i sapori – e aiutandoti a restare in salute.
Hai problemi a digerire la cipolla? L’aglio ti causa problemi di digestione come il reflusso acido? Vuoi dare quel quid in più ai tuoi piatti, ma non riesci a trovare l’ingrediente giusto? Una risposta a tutte queste necessità e si chiama Porro.
In Italia è meno amato che in Francia, ma questa “cattiva reputazione” deve essere sostituita da un caloroso apprezzamento. Infatti, non solo il porro è in grado di regalare alle tue preparazioni un sapore dolce, piacevole e tondo – ma è anche perfetto per aiutarti in caso di raffreddore, problemi intestinali, diete difficili da seguire e a gestire il colesterolo cattivo. Ma andiamo con ordine, la prima domanda a cui risponderemo è:
Come si cucina il porro?
Un altro grandissimo punto a favore di questa pianta è la sua incredibile versatilità. Prima di partire, però, è bene imparare a pulirlo, siccome può raccogliere molta terra, specie nella parte bassa della pianta, che di solito è quella interrata.
Ci sono due metodi comuni e facilissimi, in base al tipo di preparazione:
- Sminuzzato: per lavare il porro e prepararlo ad essere tritato in un sol colpo ti basterà togliere la radice usando un coltello, e con lo stesso fare un’incisione sulla lunghezza del porro. Per capire quanto in alto devi arrivare con l’incisione, pensa a quanto porro ti servirà per la tua ricetta. Una volta fatto questo, gira il porro sul lato ancora integro e taglialo per la lunghezza anche da quel lato. Adesso lavalo sotto l’acqua corrente, avendo cura di separare gli strati della verdura in modo da eliminare ogni traccia di terriccio. Questo metodo è perfetto se vuoi aggiungere il porro in un risotto oppure come sostituto della cipolla nel soffritto.
- Rondelle: se invece vuoi usare il porro come guarnizione per una zuppa, o metterlo in un’insalata croccante oppure preparare un sugo particolare, puoi scegliere di farlo a rondelle. Partendo sempre eliminando la radice, taglia il porro a rondelle, cercando di mantenere una dimensione uniforme. Immergi le rondelle in un recipiente con l’acqua e mischia con le mani, finché non avrai eliminato tutte le tracce di terriccio.
Quando si tratta di cucinare, il porro va bene quasi con tutto: puoi preparare una zuppa di porro e patate, setosa e profumata, oppure puoi fare un risotto con porro e noci (oppure con le castagne). Lo puoi usare per insaporire le minestre, o la pasta con i tuoi legumi preferiti. Se adori cucinare al forno, puoi arrostirli tagliati a metà per la lunghezza, bagnando occasionalmente con del brodo. E a proposito di brodo, sapevi che la parte verde del porro è perfetto per zuppe e brodi a lunga cottura? Se vuoi altri consigli, puoi cliccare qui
Quali sono i benefici del porro?
Mangiare porri è utilissimo per mantenerti in salute. Sapevi che il porro ha proprietà antibatteriche, funghicide e antistaminiche? Questo significa che se hai un brutto raffreddore – magari con un naso chiuso che non ti fa dormire – mangiare porro può aiutarti a eliminare qualcuno dei sintomi. Un altro effetto che lo rende utile per guarire è la sua capacità di nutrire i batteri buoni all’interno del nostro corpo.
Il porro è anche ricco di fibre, che ti aiutano a mantenere un senso di sazietà più a lungo ma anche ad avere un intestino più sano. Inoltre, ha delle ottime proprietà anti-aging: grazie all’elevato apporto di vitamine (A, C, E e K), il porro è un toccasana per la pelle e le ossa. La vitamina C è anche fondamentale per aiutare il tuo corpo ad assimilare il ferro.
Infine, il porro è perfetto per le donne incinta: l’acido folico di cui questa pianta straordinaria è ricca aiuta il feto a sviluppare il cervello, il tubo neurale e in generale tutto il sistema nervoso centrale. Per cui, se sei in dolce attesa vale la pena organizzare i tuoi pasti per incorporare quante più volte possibile il porro.
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