Qual è il pasto migliore per gli astronauti su Marte? La scoperta ti sorprenderà (ed è anche sostenibile!)

Niente carne su Marte: la combinazione migliore di alimenti per soddisfare le esigenze nutrizionali degli astronauti è un’insalata vegetariana

La conquista di Marte è qualcosa che affascina da sempre l’umanità, ma per arrivarci ci sono molti fattori da tener presente, tra questi l’alimentazione. Le agenzie spaziali, oltre a costruire veicoli spaziali resistenti, devono infatti anche trovare il modo migliore per mantenere gli astronauti ben nutriti.

Ora forse i ricercatori hanno messo a punto la “ricetta” giusta e ci sono pessime notizie per i carnivori in quanto si tratta di un’insalata vegetariana. Bisogna pensare al fatto che gli astronauti hanno esigenze particolari in fatto di cibo: nello Spazio si bruciano più calorie che sulla Terra e quindi hanno bisogno di qualcosa che abbia un buon apporto energetico. Inoltre l’effetto della microgravità sulle loro ossa fa necessitare loro di più calcio.

A ciò si aggiunge il fatto che il team ha dovuto anche pensare a cosa si può coltivare su una navicella spaziale. Utilizzando queste colture, si è dovuto poi creare un pasto ottimizzato dal punto di vista nutrizionale e gradevole.

Ecco gli ingredienti di questa combinazione vegetale

Sul piatto sono finiti 10 diversi pasti spaziali, prendendo in considerazione fino a 102 colture diverse, in base a due fattori principali. In primis la capacità di una particolare combinazione di alimenti di soddisfare il fabbisogno nutrizionale giornaliero di un astronauta maschio, riducendo al contempo al minimo l’acqua necessaria per coltivare gli ingredienti del pasto.

Oltre al risparmio d’acqua, c’è stato anche il fattore sostenibilità: quanto fertilizzante, tempo e spazio erano necessari per la crescita delle colture? Le parti non commestibili del cibo potevano essere riciclate?

Ebbene, tra piatti vegetariani e onnivori il “vincitore” è stata questa combinazione vegetale, composta da soia, semi di papavero, orzo, cavolo, arachidi, patate dolci e/o semi di girasole. Non fornisce tutti i micronutrienti di cui un astronauta ha bisogno, ma un integratore potrebbe compensare questa mancanza.

C’è però un altro punto da tener conto: se un astronauta deve mangiarlo regolarmente per diversi anni, questo pasto deve essere anche gustoso. Per questo i ricercatori hanno quindi trasformato la combinazione di alimenti in un’insalata e l’hanno fatta assaggiare a un gruppo di due uomini e due donne sulla Terra ed i giudizi sono stati positivi anche per chi inizialmente era scettico.

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Fonte: ACS Food Science & Technology

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