Come ogni anno, la classifica "Dirty Dozen" evidenzia i frutti e gli ortaggi più contaminati dai pesticidi - e non mancano le sorprese
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Frutta e ortaggi che finiscono ogni giorno sulla nostra tavola sono fortemente contaminati dalla presenza di pesticidi, diserbanti e altre sostanze chimiche dannose per l’ambiente e la salute umana.
Come ogni anno, anche nel 2023 la rete di attivisti americani Environmental Working Group (EWG) ha pubblicato la Dirty Dozen, la classifica che raccoglie i frutti, le verdure e gli ortaggi più contaminati dai pesticidi.
Nella “sporca dozzina” troviamo tristi conferme (fragole e spinaci, che occupano rispettivamente la prima e la seconda posizione), ma anche nuovi nomi che si aggiungono alla classifica a causa di nuovi insetticidi neurotossici vietati e tuttavia ancora utilizzati (mirtilli e fagiolini).
L’ortaggio più contaminato
Ciò che sorprende è la presenza, nella classifica di EWG, di un ortaggio molto nutriente e ricco di proprietà benefiche per il nostro organismo, sia anche quello più contaminato dalla presenza di sostanze chimiche tossiche.
Stiamo parlando del cavolfiore che, insieme con la verza, occupa la terza posizione del podio. Ricchissimo in fibre, acidi grassi (omega 3 e omega 6), calcio e ferro, questo ortaggio ha un quantitativo di ferro superiore a quello della carne (a parità di peso), ma rappresenta un’alternativa più sostenibile ad essa.
Inoltre, il cavolo è un antiossidante naturale contro i radicali liberi, rinforza il sistema immunitario, abbassa la pressione proteggendo cuore e arterie e svolge azioni disintossicante e antitumorale.
Alla luce di tutti questi benefici per la salute, i nutrizionisti consigliano di consumare il cavolo e le altre crucifere almeno due o tre volte alla settimana, in porzioni abbondanti, per tutta la stagione invernale che li vede protagonisti.
Tuttavia, la presenza di sostanze chimiche dannose non solo altera i benefici del cavolo, ma espone l’organismo a importanti rischi: numerosi studi hanno confermato che l’assunzione di pesticidi comporta un aumento del rischio di sviluppate patologie cronico-degenerative quali cancro, diabete, asma.
L’indagine di EWG
Per la propria indagine, l’Environmental Working Group si è basato su test di 46.569 campioni di 46 frutta e verdura condotti dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) e dalla Food and Drug Administration (FDA).
Per le analisi, i frutti e gli ortaggi sono stati lavati e sbucciati alla maniera domestica (come faremmo noi a casa), in modo da riflettere le reali condizioni di consumo dei prodotti da parte della popolazione americana.
Sono stati scoperti 251 diversi pesticidi su quasi il 75% dei prodotti agricoli freschi non biologici venduti negli Stati Uniti e oggetto dell’analisi.
Frutta e ortaggi che costituiscono la “sporca dozzina” sono risultati positivi a 210 diversi pesticidi: ogni elemento della classifica è risultato positivo ad almeno 13 pesticidi, con alcuni contaminati fino a 23.
La “sporca dozzina” del 2023
- Fragole
- Spinaci
- Cavolfiore e verza
- Pesche
- Pere
- Pesche nettarine
- Mele
- Uva
- Peperoni e peperoncini
- Ciliegie
- Mirtilli
- Fagiolini.
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Fonte: EWG
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