Obesità, la nuova epidemia silenziosa: ne soffre 1 miliardo di persone nel mondo

In vista della Giornata mondiale dell’obesità in programma il 4 marzo, sono stati snocciolati dati davvero allarmanti: a livello globale, l’obesità interessa oltre un miliardo di persone di qualunque età. Secondo alcuni scienziati, non sono sufficienti interventi sulla dieta e l'attività fisica: anche fattori ambientali generano obesità e alterazioni del metabolismo

Oltre un miliardo di persone nel mondo sono obese. Un nuovo studio pubblicato  da Lancet parla chiaro: al 2022, più di 1 miliardo di persone convivono con l’obesità. A livello mondiale, l’obesità tra gli adulti è più che raddoppiata dal 1990 ed è quadruplicata tra i bambini e gli adolescenti (dai 5 ai 19 anni di età). I dati mostrano anche che nel 2022 il 43% degli adulti era in sovrappeso.

Con il contributo dell’OMS in vista della Giornata mondiale dell’obesità del 4 marzo, l’analisi mostra anche che, anche se i tassi di denutrizione sono diminuiti, essa rappresenta ancora una sfida per la salute pubblica in molti luoghi, in particolare nel Sud-Est asiatico e nell’Africa sub-sahariana.

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I Paesi con i più alti tassi combinati di sottopeso e obesità nel 2022 erano le nazioni insulari del Pacifico e dei Caraibi e quelle del Medio Oriente e del Nord Africa.

Questo nuovo studio evidenzia l’importanza di prevenire e gestire l’obesità dalla prima infanzia all’età adulta, attraverso la dieta, l’attività fisica e cure adeguate – dice Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS. Tornare sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi globali di riduzione dell’obesità richiederà il lavoro dei Governi e delle comunità, supportati da politiche basate sull’evidenza dell’OMS e delle agenzie nazionali di sanità pubblica. L’obesità è una malattia cronica complessa. Le cause sono ben comprese, così come lo sono gli interventi necessari per contenere la crisi. Tuttavia, non vengono implementati.

Di fatto, all’Assemblea mondiale della sanità del 2022, gli Stati membri hanno adottato il piano di accelerazione dell’OMS per fermare l’obesità , che sostiene l’azione a livello nazionale fino al 2030. Ad oggi, 31 Governi stanno ora aprendo la strada per frenare l’epidemia di obesità implementando il piano.

obesità mondo

@Lancet

Non solo grandi quantità di cibo

Un’altra analisi (Contrasting obesity: is something missing here? ) recentemente pubblicata su Internal and Emergency Medicine (IAEM), rivista internazionale di Medicina Interna, ricorda che le indicazioni dei medici si limitano, nella maggior parte dei casi, alla dieta e all’incremento dell’attività fisica e che questo ha sino ad ora portato a risultati scadenti, a giudicare dalle evidenti tendenze epidemiologiche.

Tutto ciò, “autorizzerebbe” anche le aziende farmaceutiche a inventarsi la “pillola magica” in grado di far dimagrire. Una soluzione costosa e non esente da rischi sanitari e socio-economici, anche in termini di iniquità e disuguaglianze.

L’errore è continuare ad attribuire l’intera responsabilità dell’obesità ai singoli individui, ignorando completamente quello che nell’articolo è definito “obesogenic world”, un insieme di fattori ambientali in grado di generare e sostenere obesità e alterazioni del metabolismo. Il risultato è che chi ha scarsi risultati nonostante faticosi cambi dello stile di vita non ha altre speranze che le “pillole magiche” o la chirurgia bariatrica. Questo consente ai principali responsabili di continuare, indisturbati, ad accumulare profitti per pochi ed a generare costi sanitari e socio-economici per tutti, spiega Agostino Di Ciaula, uno degli autori dell’articolo e presidente del Comitato Scientifico ISDE.

Obesità, in sostanza, non è soltanto sovrabbondanza di cibo, ma anche di QUALE cibo: la produzione, il confezionamento e la commercializzazione di alimenti non sostenibili e non solo. Anche l’inquinamento ambientale, gli interferenti endocrini ampiamente diffusi e il cambiamento climatico generano insicurezza alimentare e malnutrizione.

L’eccesso di cibo, insomma, non è la causa principale dell’obesità.

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