Yogurt greco, skyr e kefir sono prodotti caseari dalle grandi proprietà, ma che differenza c'è a livello nutrizionale e non solo tra questi tre derivati del latte?
Indice
Yogurt greco, skyr e kefir sono tutti prodotti caseari derivati del latte ma, nonostante ciò, non sono la stessa cosa. Hanno caratteristiche e valori nutrizionali abbastanza diversi tra loro.
Scopriamoli nel dettaglio e conosciamo meglio le principali differenze.
Yogurt greco
Lo yogurt greco è un prodotto fermentato, proprio come lo yogurt classico; ciò che li distingue è il procedimento per arrivare al prodotto finale.
Lo yogurt greco detto anche yogurt colato o filtrato, si produce eliminando il siero del latte attraverso un processo di filtraggio; anche lo yogurt classico è filtrato, ma quello greco viene sottoposto a ben 3 passaggi di filtrazione.
Questo influisce sulla consistenza che risulta più densa e cremosa, ma anche sulle caratteristiche nutrizionali; infatti, lo yogurt greco ha molte più proteine e meno lattosio e sodio rispetto allo yogurt normale. (Leggi anche: Yogurt greco: tutti i benefici che non ti aspetti concentrati in un vasetto)
Skyr
Lo skyr è un altro prodotto caseario molto apprezzato e diffuso, la cui consistenza ricorda quella dello yogurt greco. Originario dell’Islanda, lo skyr si realizza con latte scremato, ossia il latte a cui è stata rimossa la parte grassa, batteri e lieviti.
Per la sua produzione, il latte viene riscaldato e mantenuto a una temperatura costante per favorire la proliferazione di batteri e lieviti. Lo skyr è pronto quando si addensa; dopo di che, deve essere sottoposto a un processo di filtraggio per eliminarne il siero.
La sua caratteristica principale è l’elevato contenuto di proteine, proprio come lo yogurt greco, ma quest’ultimo ne contiene meno (circa 7 grammi per 100 grammi di prodotto); dall’altro lato è povero di grassi e carboidrati, il che lo rende perfetto da inserire all’interno di dieta ipocalorica.
L’alta carica proteica, un vasetto da circa 150 grammi può contenere anche 20 grammi di proteine, lo rende ideale anche per gli sportivi come spuntino post-workout.
Rispetto allo yogurt greco, inoltre, lo skyr ha un bassissimo contenuto di lattosio; perciò in caso di intolleranza o allergia, lo yogurt islandese è la scelta migliore, poiché durante il processo di produzione, dallo skyr viene rimosso circa il 90% del suo contenuto di lattosio.
Kefir
Tra i prodotti caseari fermentati non possiamo non parlare del kefir, una bevanda tradizionalmente prodotta con latte vaccino o caprino e originaria dell’Europa orientale e dell’Asia sud-occidentale.
Il nome deriva dalla parola turca keyif, ossia “sentirsi bene”, ed è proprio questa la funzione del kefir, ossia farci sentire bene grazie ai probiotici in esso contenuti che aiutano a mantenere sano l’intestino.
Questa bevanda, infatti, a differenza dello yogurt greco, contiene molti più probiotici; in più, è possibile produrla anche a casa poiché basta aggiungere i granuli di lieviti e batteri lattici. Dopo circa 24 ore i microrganismi dei granuli di kefir si moltiplicano e fermentano gli zuccheri nel latte, trasformando il latte in kefir. Dopo di ciò, si possono eliminare i granuli per poi riutilizzati per produrre altro kefir dal latte fresco.
Così come lo skyr, anche il kefir contiene una bassa quantità di lattosio, caratteristica che rende questa bevanda ideale in caso di allergie e intolleranze. (Leggi anche: Kefir, cosa succede al corpo consumandone una tazza ogni giorno)
Kefir, skyr e yogurt greco: quale scegliere?
Per quanto riguarda la scelta, è importante sottolineare che non esiste un prodotto migliore o peggiore rispetto a un altro; la scelta dipende dalle esigenze nutrizionali della persona e se si soffre di intolleranze o allergie al lattosio o alle caseine. (Leggi anche: Kefir e yogurt: quali sono le differenze e quale preferire?)
La grande differenza tra questi tre prodotti sta nel contenuto di proteine, che nello skyr è maggiore. Quindi, se cerchi un prodotto ad alto contenuto proteico e a basso contenuto di grassi e carboidrati, ti consigliamo di orientarti verso lo yogurt islandese.
Se vuoi guardare al benessere dell’intestino, invece, opta per il kefir poiché si tratta di una bevanda probiotica, in quanto contiene lieviti e batteri che sopravvivono nell’intestino. I principali sono il Bifidobacterium e Lactobacillus, un valido aiuto per il sistema immunitario e per favorire il transito intestinale.
Qualsiasi dei tre scegliamo, in caso in cui non optiamo per l’autoproduzione, leggiamo attentamente le etichette e i valori nutrizionali, preferendo i prodotti con meno zuccheri (possibilmente al di sotto dei 6 gr per 100 gr)
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