Le intolleranze e allergie alimentari sono sempre più diffuse in tutto il mondo, anche negli Stati Uniti. Proprio da lì arriva un test molto semplice (ma da fare solo sotto supervisione medica) che promette di aiutare a determinare se si è riusciti a superare la propria ipersensibilità verso alcuni alimenti.
Le intolleranze e allergie alimentari sono sempre più diffuse in tutto il mondo, anche negli Stati Uniti. Proprio da lì arriva un test molto semplice (ma da fare solo sotto supervisione medica) che promette di aiutare a determinare se si è riusciti a superare la propria ipersensibilità verso alcuni alimenti.
Quando si ha un’intolleranza alimentare o un’allergia individuata con delle analisi o uno degli appositi test (non tutti universalmente riconosciuti) per prima cosa si deve eliminare completamente dalla propria dieta il cibo o i cibi incriminati. In seguito, superato un determinato periodo di tempo, si valuta se effettivamente l’ipersensibilizzazione è passata magari reinserendo l’alimento a piccole dosi. Naturalmente ogni caso è a sé e solo il medico può, valutando la situazione del proprio paziente, capire qual è la strategia migliore da seguire.
Ad aiutare le persone alle prese con allergie alimentari arriva un nuovo test chiamato “sfida alimentare”. Lo scopo della sfida è quello di identificare verso quali cibi si è ancora sensibili e in che quantità essi provocano una reazione fisica. Naturalmente si spera al contrario di avere la prova che queste persone abbiano superato la propria allergia.
Il test va eseguito sempre sotto controllo medico ed è facile capire il perché: durante la prova le persone mangiano piccole quantità di alimenti a cui sono allergici, poi si attende un certo periodo di tempo per vedere se compaiono delle reazioni. In caso contrario si continua mangiando una quantità maggiore di cibo incriminato per valutare se, aumentando le dosi, si scatenino invece reazioni. Solo se l’intera porzione di alimento viene consumata senza alcun effetto collaterale vuol dire che l’allergia è passata.
Questo test si è rivelato particolarmente utile per i bambini per i quali è spesso difficile diagnosticare le allergie alimentari e che in molti casi, crescendo, possono anche veder scomparire il problema.
In un nuovo studio, pubblicato negli Annals of Allergy, Asthma & Immunology, un team di ricerca ha studiato i risultati ottenuti con circa 6.300 sfide alimentari. I test sono stati condotti su adulti e bambini che i medici sospettavano fossero diventati tolleranti ai cibi per i quali prima avevano reazioni allergiche. Si è scoperto così che la maggior parte delle persone poteva iniziare nuovamente a mangiare i cibi da tanto tempo evitati.
“Abbiamo scoperto che il 14% dei pazienti ha avuto reazioni allergiche lievi o moderate (…) Ma la grande maggioranza dei pazienti, 86 %, non ha avuto una reazione allergica. In altre parole, hanno tollerato il cibo bene” spiega l‘autrice dello studio Carla Davis, allergologa e direttrice del Programma di Allergia Alimentare presso l’Ospedale dei Bambini del Texas.
Così ha commentato invece la notizia Bruce Lanser, allergologo pediatrico che dirige il programma pediatrico di allergie alimentari al National Jewish Health di Denver:
“Credo che i risultati siano molto incoraggianti. Sappiamo che una certa percentuale di persone supererà le proprie allergie. E l’ultima cosa che voglio è perdere l’opportunità di reinserire un cibo in una dieta dei bambini”
Che ne pensate? Avreste il coraggio di sottoporvi a questo test sfidando la vostra allergia alimentare?
Francesca Biagioli
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