Te’ verde: attenzione ai prodotti in bottiglia e al te’ di scarsa qualita’

Il te’ verde viene definito come una bevanda salutare e ricca di antiossidanti, rivelatasi di recente utile in caso di tumori della pelle e di diabete. Non tutte le tipologie di tè verde sono però da considerare uguali. Da una parte abbiamo il tè verde preparato in casa tramite infusione, dall’altra troviamo il tè verde venduto in bottiglia e spesso pubblicizzato come bevanda rinfrescante dalle caratteristiche salutari.

Il tè verde viene definito come una bevanda salutare e ricca di antiossidanti, rivelatasi di recente utile in caso di tumori della pelle e di diabete. Non tutte le tipologie di tè verde sono però da considerare uguali. Da una parte abbiamo il tè verde preparato in casa tramite infusione, dall’altra troviamo il tè verde venduto in bottiglia e spesso pubblicizzato come bevanda rinfrescante dalle caratteristiche salutari.

Optando per del tè verde in bottiglia potremmo non ottenere i benefici correlati al consumo della bevanda preparata in maniera tradizionale. Secondo quanto riportato da parte di Consumer Lab e del New York Times, infatti, alcune varietà in bottiglia di tè verde non sarebbero costituite da altro che non sia semplice acqua zuccherata.

Simili prodotti conterrebbero ben scarse quantità degli antiossidanti la cui presenza viene normalmente attribuita al tè verde. In alcune varietà di foglie di tè verde provenienti dalla Cina sarebbero inoltre state rilevate contaminazioni da piombo, un aspetto da tenere in considerazione nonostante tale metallo pesante non sembri raggiungere la bevanda durante il processo di infusione.

Uno studio al riguardo si è occupato di esaminare il contenuto nutrizionale delle bevande in bottiglia a base di tè verde delle maggiori marche, accanto a tè verde venduto in bustina ed a foglie di tè verde commercializzate sfuse. Sono state così individuate evidenti variazioni nel contenuto di un antiossidante considerato in grado di conferire al tè verde numerose proprietà salutari in diversi prodotti. Si tratta dell’epigallocatechina gallato (o EGCG), la tipologia di catechina maggiormente presente nel tè, con particolare riferimento al tè verde.

I risultati dello studio hanno preso in considerazione marchi precisi di tè in bottiglia o per infuso. Ad esempio, per quanto riguarda il prodotto denominato Diet Snapple Green Tea, una tipologia di bevanda in bottiglia, sono stati individuati livelli molto bassi di EGCG, che sono invece risultati superiori nelle bustine di tè da preparare tramite infusione in acqua bollente.

Nemmeno il tè da preparare in casa sarebbe estraneo da controversie. Nelle bustine di tè per infuso dei marchi Lipton (già al centro di contaminazioni da pesticidi) e Biglow sono stati individuate tracce di piombo dagli 1,25 ai 2,5 microgrammi per porzione. Si tratta di due delle marche di tè maggiormente a basso costo tra quelle prese in considerazione dallo studio. Le foglie di tè del marchio Teavana – più costoso – non presentavano residui di piombo misurabili, secondo quanto riportato da parte del New York Times. La contaminazione da piombo sarebbe provocata dall’inquinamento industriale.

A parere di Tod Cooperman, medico a capo di Consumer Lab, non vi sarebbero pericoli riguardo alle tracce di piombo rilevate nel tè in bustina, in quanto le bustine stesse sarebbero in grado di evitare che il piombo raggiunga la bevanda durante il tempo di infusione. La soluzione per gli amanti del tè verde? Evitare l’acquisto di tè verde in bottiglia e preferire foglie e bustine di tè di provenienza biologica. Il tè verde biologico è coltivato senza il ricorso a sostanze tossiche che possono raggiungere i terreni e le piante, risultando dunque esposto ad un minor rischio di contaminazioni.

Marta Albè

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