Francesca Biagioli Le donne che bevono tè (un paio di tazze al giorno) e consumano agrumi in maniera frequente, hanno un rischio minore del 31% di ammalarsi di cancro alle ovaie. Questi i risultati di una nuova ricerca inglese
Secondo un recente studio chi beve frequentemente tè e mangia molti agrumi o consuma spremute ha un rischio decisamente minore di sviluppare il cancro alle ovaie. Secondo i ricercatori della Norwich Medical School – University of East Anglia, nel Regno Unito, le donne che consumano questi cibi e bevande sono avvantaggiate grazie all’alto contenuto di flavonoidi (antiossidanti).
I ricercatori, che hanno visto pubblicati i loro risultati sul American Journal of Clinical Nutrition, hanno esaminato le abitudini alimentari di 171.940 donne di età compresa tra i 25 e 55 per più di 30 anni. Come ha spiegato Aedin Cassidy, coordinatore del progetto: “Questo è il primo studio su larga scala che esamina se l’assunzione abituale di diversi flavonoidi può ridurre il rischio di cancro ovarico epiteliale“.
Si è scoperto così che le donne che bevevano tè (un paio di tazze al giorno) e consumavano spremute di agrumi in maniera frequente, avevano un rischio minore del 31% di ammalarsi di cancro alle ovaie. Il merito è di due sostanze contenute in essi i flavonoli e i flavanoni, entrambi appartenenti alla famiglia dei flavonoidi.
C’è da precisare che il tè che si considera nella ricerca è quello nero. Non è così scontato quindi che la maggior parte dei benefici, come a volte si crede, siano da imputare esclusivamente alla varietà verde.
Ancora una volta una ricerca ci dimostra scientificamente come alcune sostanze del tutto naturali, che possiamo semplicemente integrare nella nostra dieta, siano delle alleate preziose nella prevenzione di malattie anche gravi come è appunto il cancro ovarico, denominato tristemente “killer silenzioso” in quanto non dà sintomi.
Anche i ricercatori hanno concluso che: “semplici cambiamenti nell’assunzione dei cibi possono avere un impatto sulla riduzione del rischio di tumore ovarico” e aggiungiamo noi anche su altri tipi di cancro!
Francesca Biagioli
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