Dopo lo zucchero, sta per arrivare la tassa sul sale in UK

Dopo il successo della sugar tax nel Regno Unito, la British Heart Foundation (BHF) ha esortato il Governo a tassare anche livelli elevati di sale negli alimenti, un modo per costringere le aziende a ridurre l'uso di questo ingrediente che aumenta il rischio ipertensione

Il Regno Unito ha già fatto una scelta molto coraggiosa nel tentativo di contrastare l’obesità dilagante nel Paese: ha fatto entrare in vigore l’ormai nota sugar tax, che prevede una tassazione per le bevande zuccherate. Leggi anche: Sugar Tax: è ufficialmente in vigore in UK la tassa sulle bevande zuccherate

Ora arriva anche la proposta di tassare allo stesso modo il sale, o meglio gli alimenti industriali che lo contengono in quantità eccessive e pericolose, in particolare per la salute del cuore. A lanciare la proposta è la British Heart Foundation (BHF) che ha esortato il Governo a tassare livelli elevati di sale, nel tentativo di costringere le aziende alimentari a smettere di aggiungerne quantità elevate ai loro prodotti.

In questo modo, a detta degli esperti della BHF, si riuscirebbe a ridurre infarti e ictus.  Il sale, tra l’altro, si nasconde anche in alimenti insospettabili. Alcuni esempi? Cereali per la colazione, verdure e pesce in scatola, tanto per citarne alcuni.

Ma la British Heart Foundation ha stilato una vera e propria lista degli alimenti più salati nel Regno Unito, che immaginiamo però sia molto simile a quella italiana e di altri Paesi.

La lista degli alimenti più salati nel Regno Unito

La lista comprende:

  • Cereali: già noti per contenere grandi quantità di zucchero, molti contengono anche molto sale
  • Affettati: mentre alcuni hanno un sapore salato che ci fa già immaginare la presenza in grandi quantità di questo ingrediente, altri come le fette di tacchino o di pollo contengono quello che il BHF chiama “molto sale subdolo”
  • Formaggio e burro: noti per essere spesso ricchi di grassi saturi, molti prodotti di questa categoria hanno anche livelli preoccupanti di sale
  • Snack a base di patate: inutile dire che le patatine sono tra i cibi peggiori in assoluto in quanto a livelli di sale
  • Pane: i consumatori dovrebbero stare attenti anche a pane e panini vari che sono cosparsi di sale o che contengono olive
  • Stuzzichini vari:  capperi, acciughe e olive aumentano il contenuto di sale in qualsiasi alimento si trovino

Ma perché troppo sale negli alimenti è pericoloso?

Come già detto, secondo la British Heart Foundation, molti alimenti contengono troppo sale, ingrediente che è uno dei principali responsabili dell’ipertensione che a sua volta è la causa principale di infarti e ictus.

Public Health England ha stimato che l’85% del sale ingerito dalle persone nel Regno Unito è già nel cibo al momento dell’acquisto e solo il restante 15% viene aggiunto durante la cottura degli alimenti o direttamente a tavola. Va da sé che tassare gli alimenti che contengono troppo sale – con lo scopo di spingere i produttori a usarne meno – consentirebbe anche di salvare vite umane (oltre che di alleviare la pressione sul Sistema sanitario nazionale e risparmiare risorse).

Come si legge sul sito del BHF:

Ridurre l’assunzione media giornaliera di sale del Regno Unito entro le linee guida internazionali potrebbe comportare 135.000 nuovi casi in meno di malattia coronarica nel Regno Unito entro il 2035, secondo una nuova analisi che abbiamo commissionato. (…) La modellazione ha anche scoperto che una tale riduzione dell’assunzione di sale genererebbe un risparmio di 11,4 miliardi di sterline attraverso un uso ridotto del SSN e consentendo anche ai pazienti e ai loro assistenti di vivere una vita più piena e più sana.

ridurre sale tabella bhf

©BHF

Effettivamente, considerando il successo della sugar tax entrata in vigore nel 2018 in UK – che effettivamente ha portato sul mercato molte bevande che lo contengono in quantità minori – si potrebbero ottenere risultati importanti anche con una “salt tax”.

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Fonte: British Heart Foundation (BHF)

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