Una tassa sulla carne bovina, da estendere in futuro a tutta la carne rossa, per ridurre le emissioni di gas serra nell’ambiente. La proposta arriva dal Comitato etico della Danimarca che sostiene che i cambiamenti climatici siano un problema etico che riguarda tutti.
Una tassa sulla carne bovina, da estendere in futuro a tutta la carne rossa, per ridurre le emissioni di gas serra nell’ambiente. La proposta arriva dal Comitato etico della Danimarca che sostiene che i cambiamenti climatici siano un problema etico che riguarda tutti.
La tassa inizialmente verrebbe applicata solo sulla carne di manzo, ovviamente perché proprio i bovini, sono la causa del 10% delle emissioni nell’atmosfera.
”Una risposta efficace all’emergenza climatica include anche una politica relativa al consumo dei cibi più inquinanti, che contribuisca a creare consapevolezza sul tema. La società deve mandare un segnale chiaro attraverso la legislazione”, spiega Mickey Gjerris, portavoce del Consiglio.
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La proposta è salutata positivamente da 14 consiglieri su 17, cioè da coloro che sono convinti che bisogna aiutare il Pianeta attuando delle misure di consumo critico.
“Lo stile di vita della Danimarca è ancora ben lontano dal modello di sostenibilità che ci viene richiesto se vogliamo attenerci agli obiettivi dell’accordo di Parigi, ossia di mantenere il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2°C, quindi siamo chiamati ad agire subito, a cominciare dal cibo”, spiegano i consiglieri danesi.
Oltre, dunque, che nei settori dell’energia e dei trasporti bisogna intervenire anche in quello agroalimentare. Idea che non piace per niente ad allevatori e al Consiglio alimentare danese, preoccupati delle conseguenze economiche che avrebbe la riduzione del consumo di carne.
Perché la tassa sulla carne bovina potrebbe aiutare il nostro Pianeta?
“L’imposizione di una tassa sarebbe dare un segnale forte. Ognuno di noi, ha la responsabilità morale di contribuire a rendere il consumo globale di cibo meno dannoso per l’ambiente”, ribadiscono.
Per ottenere però dei risultati è necessario che ogni paese e non solo la Danimarca, pensino alle stesse misure che andrebbero a favorire l’ambiente e a preservare la salute umana. Il dibattito diviene quanto mai attuale, in vista del fatto che si prevede che entro il 2100 la popolazione mondiale raggiungerà gli 11,2 miliardi di persone.
“Per soddisfare la domanda futura, la produzione alimentare dovrà crescere considerevolmente e questo non farà altro che peggiorare la situazione”, chiosano i consiglieri.
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Lo studio “The Ethical Consumer: Climate Demaging“, ha dimostrato che una tassa di circa 2 euro al chilo sul prezzo della carne bovina, potrebbe ridurre il consumo del 14%, porterebbe poi ad un cambiamento di dieta e alla riduzione delle emissioni di gas serra collegate all’alimentazione del 20 o 35%.
“Tagliare il consumo di carne rossa non può che rappresentare un sano cambiamento di abitudini per tutti”.
Dominella Trunfio