In una nuova dichiarazione scientifica, i principali esperti di nutrizione americani hanno classificato 10 diete popolari in base alla loro capacità di soddisfare le linee guida dietetiche per la salute del cuore. Al primo posto c'è la dieta Dash
Le malattie cardiache sono la principale causa di morte in tutto il mondo, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, ma ci sono modi per ridurre significativamente il rischio. Uno di questi è indubbiamente seguire una dieta sana (importante fare anche esercizio fisico e non fumare).
Ma quale dieta soddisfa meglio le linee guida dietetiche dell’American Heart Association (importante associazione americana che si occupa di benessere del cuore)?
In una nuova dichiarazione scientifica, i principali esperti di nutrizione statunitensi hanno classificato 10 diete popolari in base alla loro capacità di soddisfare le linee guida dietetiche per la salute del cuore, pubblicate dalla stessa associazione nel 2021.
Le diete migliori per il cuore
Quale dieta è la migliore? In questo caso non si tratta della “nostra” dieta mediterranea, anche se è in buonissima posizione. Al primo posto troviamo infatti la dieta DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension), allineata al 100% con gli obiettivi per un’alimentazione sana e benefica per il cuore.
Per saperne di più sulla dieta Dash leggi anche: Dieta Dash: come funziona, schema settimanale, cosa mangiare e CONTROINDICAZIONI
Queste le motivazioni del punteggio perfetto di tale dieta (e di varianti affini):
Questi modelli alimentari sono a basso contenuto di sale, zuccheri aggiunti, alcol, oli tropicali e alimenti trasformati e ricchi di verdure non amidacee, frutta, cereali integrali e legumi. Le proteine tendono a provenire principalmente da fonti vegetali (come legumi, fagioli o noci), insieme a pesce o frutti di mare, pollame magro e carne e latticini a basso contenuto di grassi o senza grassi.
A seguire vi è la dieta pescatariana (quella in cui si mangiano latticini, uova, pesce ma non carne), allineata al 92%, poi la dieta mediterranea all’89% (un pochino penalizzata perché consente un bicchiere di vino rosso al giorno e non limita il sale) e la latto-ovo-vegetariana all’86%.
A seguire, con punteggi che vanno da 75 a 85, vi sono le diete vegane e a basso contenuto di grassi. Queste le motivazioni secondo l’Associazione americana:
Le diete vegane e povere di grassi enfatizzano anche il consumo di verdure, frutta, cereali integrali, legumi e noci, limitando al contempo alcol e cibi e bevande con zuccheri aggiunti. Tuttavia, le restrizioni nel modello alimentare vegano possono rendere più difficile seguirlo a lungo termine o quando si mangia fuori casa. Seguire un modello alimentare vegano può aumentare il rischio di carenza di vitamina B-12, che può causare anomalie dei globuli rossi che portano all’anemia; pertanto, l’integrazione può essere raccomandata dai medici.
Le diete a basso contenuto di grassi spesso trattano tutti i grassi allo stesso modo, mentre la guida dell’Associazione suggerisce di sostituire i grassi saturi con grassi più sani come i grassi mono e polinsaturi. Inoltre, chi segue una dieta a basso contenuto di grassi può consumare eccessivamente carboidrati meno salutari, come zuccheri aggiunti e cereali raffinati.
Le diete peggiori per il cuore
Gli esperti americani hanno ricordato anche quali sono le diete peggiori per il cuore (con punteggi inferiori a 55). Tra queste le diete Paleo e chetogeniche che contraddicono le linee guida dell’Associazione e di conseguenza non si classificano come modelli alimentari sani per il cuore.
Come spiegano gli esperti:
I punti di forza dei modelli alimentari a bassissimo contenuto di carboidrati sono l’enfasi sul consumo di verdure, noci e pesce non amidacei, insieme alla riduzione al minimo del consumo di alcol e zuccheri aggiunti. In studi della durata massima di 6 mesi, con queste diete sono stati dimostrati miglioramenti del peso corporeo e della glicemia. Tuttavia, dopo un anno, la maggior parte dei miglioramenti non era diversa dai risultati di una dieta meno restrittiva. Le restrizioni su frutta, cereali integrali e legumi possono comportare un ridotto apporto di fibre. Inoltre, queste diete sono ricche di grassi senza limitare i grassi saturi. Il consumo di alti livelli di grassi saturi e bassi livelli di fibre sono entrambi collegati allo sviluppo di malattie cardiovascolari.
Insomma, si tratta di soluzioni molto restrittive e difficili da rispettare a lungo termine per la maggior parte delle persone. Quindi, al di la dei benefici a breve termine e della perdita di peso, si tratta di diete che, nel tempo, non offrono grandi vantaggi, soprattutto per la salute del cuore.
Dunque, ricapitolando, le diete per il cuore, in ordine dalle migliori alle peggiori, sono le seguenti:
- Stile DASH
- Stile vegetariano/pescatario
- Stile mediterraneo
- Stile vegetariano/Ovo/Latto
- Stile vegetariano/vegano
- A basso contenuto di grassi
- Molto povera di grassi
- A basso contenuto di carboidrati
- Paleolitico
- Chetogeniche
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Fonte: American Heart Association
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