“Naturale”, “senza zuccheri aggiunti”: ecco come gli slogan su cibi e bevande ingannano i consumatori

Le grandi aziende del settore food usano dichiarazioni e slogan fuorvianti sui loro prodotti, o meglio sono disoneste in merito alle qualità di bevande e cibi, troppo spesso ricchi di grassi, sale e zucchero ma presentati in tutt’altro modo. A denunciarlo stavolta è un nuovo rapporto di Bite Back 2030 che ha analizzato diverse referenze disponibili sul mercato inglese ed irlandese.

Quante volte ci capita di leggere sulle etichette di alimenti o bibite che acquistiamo “naturale”, “senza zuccheri”, “salutare” o altre diciture rassicuranti che ci influenzano e ci fanno credere che ciò che stiamo per consumare sia sano.

In realtà, come denuncia il nuovo report:

Le aziende stanno spendendo miliardi in marketing deliberatamente fuorviante che promuove cibi malsani per i giovani.

Le multinazionali infatti, denuncia il rapporto, sono volutamente disoneste e vogliono far passare un messaggio falso, ovvero che quei cibi e quelle bevande possono essere consumati tranquillamente in quanto sani. Ciò incoraggia gli adolescenti ad acquistarne e mangiarne in quantità sempre maggiori.

La tattica, tra l’altro, sembra davvero funzionare dato che 1 adolescente su 2 si fa influenzare effettivamente da questi slogan e il 73% degli adolescenti crede di mangiare in modo sano.

Il report, redatto in collaborazione con Livity e Action on Sugar, ha valutato cosa mangiano gli adolescenti in una giornata tipo e ha identificato il vero contenuto nutrizionale di oltre 500 prodotti alimentari e bevande apparentemente sane. Ha analizzato poi come i giovani percepiscono questi prodotti e perché.

I risultati sono stati davvero scioccanti: la metà degli intervistati ha riferito che i messaggi su salute e nutrizione affidati ad annunci pubblicitari, confezioni e menu li rendono più propensi ad acquistare un prodotto.

Per quanto riguarda invece l’analisi sui prodotti, Bite Back 2030 segnala in particolare che:

  • Oltre la metà (57%) dovrebbero ricevere un’etichetta informativa nutrizionale con codice colore rosso
  • Quasi i due terzi (62%) di tutte le bevande erano “pericolosamente” ricche di zuccheri
  • Meno del 6% dei prodotti soddisfa le linee guida sullo zucchero

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La ricerca mostra in pratica che i produttori, grazie a indicazioni nutrizionali e sulla salute sotto forma di piccoli slogan, stanno inducendo i consumatori a credere che sia salutare mangiare i loro prodotti in quantità che superano le indicazioni dietetiche.

Qualche esempio? 

  • Barrette ai cereali: 8 giovani su 10 sono portati a credere che le barrette ai cereali siano salutari, ma in realtà l’81% di questi prodotti otterrebbe un’etichetta con il semaforo rosso. Si fa l’esempio delle barrette Kellogg’s Nutri-Grain all’uvetta – ogni barretta da 45 g contiene ben 4,5 cucchiaini di zucchero ma viene pubblicizzata così: “La vitamina B12 contribuisce alla riduzione della stanchezza e dell’affaticamento”
  • Yogurt: 9 giovani su 10 pensano che gli yogurt siano salutari, ma il 35% degli yogurt aromatizzati che mangiano i ragazzi riceverebbe un’etichetta con il semaforo rosso. Ad esempio il Muller Corner Vanilla Chocolate Balls (referenza non presente sul mercato italiano / prodotta e distribuita esclusivamente sul mercato inglese) che per ogni vasetto contiene oltre 5 cucchiaini di zucchero e 4 g di acidi grassi saturi. Questo prodotto viene commercializzato come “senza conservanti artificiali, dolcificanti o coloranti” e una “fonte di proteine ​​e calcio“.

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Il professore di medicina cardiovascolare alla Queen Mary University, Graham MacGregor, presidente di Action on Sugar and Salt ha dichiarato:

È moralmente indifendibile per i produttori indurre in errore gli acquirenti a comprare e mangiare cibo che sembra sano all’esterno della confezione, quando non lo è all’interno. Siamo in un’epidemia di obesità infantile e sosteniamo l’appello di BiteBack2030 secondo cui questa pratica deve finire ora.

Mentre Katharine Jenner, nutrizionista e Direttrice di Action on Sugar and Salt ha aggiunto:

Questa ricerca ha dimostrato che i messaggi ‘sani’ fuorvianti impediscono agli adolescenti di guardare più attentamente le etichette degli alimenti, se lo facessero, rimarrebbero scioccati nello scoprire quanti sono altamente elaborati con ingredienti impronunciabili e pieni di sale, zucchero e acidi grassi saturi. Le aziende alimentari ora hanno l’opportunità di invertire la tendenza sull’obesità producendo cibo che gli adolescenti sono felici di comprare e mangiare, e questo permetterà loro anche di vivere una vita sana.

In seguito al suo rapporto, Bite Back 2030 chiede al governo di introdurre una regolamentazione per porre fine all’uso di indicazioni nutrizionali e sulla salute fuorvianti sui prodotti ricchi di grassi (saturi), sale o zucchero.

Ma anche tutti i cittadini possono far sentire la loro voce e chiedere alle grandi aziende di smetterla con gli slogan fuorvianti, impegnandosi invece a migliorare le qualità nutrizionali dei loro prodotti. A questo scopo è nata la campagna  #DontHideWhatsInside! “Basta bugie! Non nascondete cosa c’è dentro” che invita tutti i consumatori ad inviare una mail alle multinazionali del food.  

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Fonti: Action on Sugar / Bite Back 2030

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