20 tonnellate di carne macinata potrebbero essere contaminate da E. Coli e per questo sono state richiamate negli Stati Uniti
Una quantità enorme di carne macinata di manzo, venduta negli Stati Uniti in diversi supermercati, è stata richiamata a causa della possibile contaminazione da E. coli. Un nuovo scandalo che si aggiunge a tanti altri avvenuti negli scorsi anni.
Negli Stati Uniti con una certa regolarità escono fuori scandali relativi alla carne: hamburger, carne macinata ma anche melma rosa. L’anno scorso più di 200 persone erano rimaste contagiate da E. coli proprio in seguito al consumo di carne macinata.
Il richiamo stavolta riguarda quasi 43mila libbre di carne macinata (circa 20 tonnellate), una quantità enorme di cibo che era in vendita in vari supermercati, compreso Walmart.
A lanciare l’allarme il Servizio di sicurezza e ispezione alimentare (FSIS) del Dipartimento dell’Agricoltura statunitense che ha specificato che il richiamo è stato richiesto dal Lakeside Refrigerated Services of Swedesboro, nel New Jersey. Questo è relativo ad alcune confezioni di carne macinata prodotta il 1° giugno dopo che, durante i test di routine del FSIS, è stato scoperto un problema di sicurezza.
I prodotti, che sono stati venduti con marchi come Thomas Farms e Marketside Butcher, possono essere contaminati dal ceppo di Escherichia coli O157: H7, e riportano il numero di stabilimento “EST. 46841 “all’interno del marchio di ispezione USDA.
Le confezioni sono state spedite in diversi punti vendita a livello nazionale ma non sono stati segnalati casi confermati di reazioni avverse dovute al consumo di questi prodotti.
Il FSIS teme però che alcune confezioni di carne possano trovarsi ancora nei frigoriferi o nei congelatori dei consumatori americani, l’allerta dunque è massima.
L’E. coli O157: H7 è infatti un batterio potenzialmente mortale che può causare disidratazione, diarrea con sangue e crampi addominali. Mentre la maggior parte delle persone guarisce entro una settimana, alcuni sviluppano un tipo di insufficienza renale chiamata sindrome emolitica uremica (SEU). Questa condizione può verificarsi tra le persone di qualsiasi età, ma è più comune nei bambini di età inferiore ai 5 anni e negli adulti. È caratterizzata da ecchimosi, pallore e riduzione della produzione di urina. Le persone che manifestano questi sintomi devono cercare immediatamente assistenza medica di emergenza.
L’USDA ha classificato l’annuncio, non a caso, come un richiamo di “Classe I”, che definisce “una situazione di pericolo per la salute in cui esiste una ragionevole probabilità che l’uso del prodotto causi gravi conseguenze sulla salute o la morte“.
Fonte: FSIS USDA
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