Sale: i 6 alimenti insospettabili da evitare con la pressione alta

Sale in eccesso: ecco i 6 alimenti a cui porre maggiore attenzione.

Quanto sale consumiamo ogni giorno durante i pasti? È quasi impossibile calcolarlo, in quanto una parte del sale presente nella nostra alimentazione è già naturalmente contenuto negli alimenti che consumiamo. Il principale problema per arginare il consumo di sale in eccesso riguarda però la sua presenza nascosta negli alimenti confezionati.

Secondo le linee guide delCREA, il consumo di sale in aggiunta agli alimenti dovrebbe essere limitato. La maggior parte del sale che consumiamo quando ci troviamo a tavola avviene a nostra insaputa, poiché il suo contenuto in molti alimenti confezionati di uso comune è molto superiore rispetto a quanto possiamo immaginare.

Si tratta di un aspetto sul quale i medici americani hanno voluto indagare in maniera più approfondita, in particolare riguardo alla questione del quantitativo di sale contenuto in alimenti industriali e confezionati, stilando una lista dei 6 alimenti maggiormente incriminati per via della presenza occulta di sale. Ecco a quali cibi secondo gli esperti dovremmo fare più attenzione:

1) Pane e prodotti da forno: una fetta di pane non casereccio potrebbe contenere di per sé già il 15% dell’apporto di sale che non andrebbe giornalmente superato. Bisognerebbe fare attenzione anche a crackers e grissini confezionati e ad altri snack salati.

2) Affettati e carne di tacchino o roast-beaf venduta a fette e pronta al consumo rappresentano il secondo gruppo di alimenti a maggior rischio per l’eccessivo contenuto di sale, che viene utilizzato per esaltare il sapore e per migliorare la conservazione delle carni.

3) Pizza: anche in questo caso ci si riferisce ai prodotti non caserecci, alla pizza confezionata, surgelata o comunque di produzione industriale. Due tranci di pizza abbondanti potrebbero già contenere il quantitativo di sale complessivo da assumere in una sola giornata.

4) Pollo arrosto: ci si riferisce al pollo arrosto confezionato acquistabile nei supermercati. Attenzione dunque alla quantità di sale indicata sulle confezioni. Gli esperti si sono occupati di stilare una media tra varie marche.

5) Zuppe pronte in scatola: si tratterebbe di alimenti salutari solamente in apparenza, in quanto il loro contenuto di sale è stato giudicato elevato e da tenere sotto controllo da parte degli esperti. Meglio sostituirle con zuppe di verdura fresche da preparare in casa.

6) I panini farciti rappresentano l’ultima categoria di alimenti da cui gli esperti desiderano porre in guardia i consumatori. Sotto accusa sono soprattutto i condimenti eccessivi e l’aggiunta di salse confezionate ad alto contenuto di sale come ketchup e maionese, magari abbinate agli affettati di cui sopra.

Per limitare il consumo di comune sale da cucina, è bene sostituire tali alimenti con la loro versione casalinga, nei quali venga utilizzato del sale marino integrale, che alla presenza di cloruro di sodio affianca la presenza di minerali importanti come ferro, calcio, potassio e magnesio, che sono in grado di controbilanciarla.

Un ulteriore consiglio per diminuire il consumo di sale, utile soprattutto a chi è affetto da ipertensione, consiste nell’abituarsi gradualmente a consumare pietanza meno salate e a sostituire il sale con condimenti differenti, che possono essere rappresentati dalle spezie e dalle erbe aromatiche.

Un condimento saporito a base di sale marino integrale è il gomasio, composto da sale grosso e da semi di sesamo tostati, che può essere facilmente preparato in casa oppure acquistato nei negozi di prodotti biologici. Il sale marino integrale si trova comunemente in vendita nei supermercati e nei negozi di alimentari. Nel caso si soffra di ipertensione, potrebbe essere necessario seguire una dieta specifica. È dunque opportuno rivolgersi al proprio medico per ottenere maggiori informazioni in proposito.

Leggi anche:

10 consigli alimentari per abbassare la pressione sanguigna

Ipertensione: ecco perché il sale fa aumentare la pressione

Gomasio: dalla cucina giapponese un’ottima alternativa al sale

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Instagram