Sai quanta caffeina c’è nel cappuccino di Starbucks?

Hai mai pensato che il luogo in cui acquisti il caffè o il cappuccino potrebbe fare la differenza in merito al quantitativo di caffeina che assumi? Questo è vero in particolare per le grandi catene come Starbucks, in Italia poco diffuse ma molto presenti all'estero. Nel Regno Unito è stata condotta un'indagine proprio per valutare questo aspetto poco noto delle nostre bevande preferite

Quando beviamo un caffè o un cappuccino non stiamo a pensare a quanta caffeina questa bevanda ci offra realmente, anche perché non abbiamo i mezzi per poterlo calcolare. L’ha fatto però la rivista dei consumatori britannici Which? che ha voluto testare il quantitativo di caffeina presente nel caffè espresso, americano e nel cappuccino di 5 grandi catene.

L’indagine più nello specifico è stata condotta sulle bevande vendute da:

  • Costa Coffee
  • Starbucks
  • Caffè Nero
  • Greggs
  • Pret a Manger

Si tratta di catene molto diffuse nel Regno Unito ma punti vendita Starbucks si trovano anche in Italia.

Alle varie catene è stato chiesto di fornire informazioni sul contenuto di caffeina delle loro bevande di dimensioni simili.

I risultati

I risultati hanno mostrato che tra i vari caffè e cappuccini vi sono “enormi differenze” in quanto a presenza di caffeina.

Un cappuccino medio di Costa Coffee, ad esempio, contiene 325 mg di caffeina, cinque volte di più di quello di Starbucks che ne contiene 66mg. Pret, invece, è risultato avere l’espresso “più forte” con 180 mg di caffeina.

Tornando a Starbucks, anche l’espresso è risultato essere quello con minore caffeina (33mg) mentre il caffè americano ne contiene 102mg.

caffeina caffè starbucks

@which

Così commentano gli esperti britannici:

Assumere due cappuccini medi da Costa in un giorno potrebbe farti superare il limite di sicurezza dell’assunzione di caffeina, mentre la versione Starbucks potrebbe non essere proprio lo sprint che speravi.

Which? sottolinea che i consumatori dovrebbero essere attenti ai livelli di caffeina, dato che si tratta di uno stimolante naturale che agisce sul cervello e sul sistema nervoso.

Quanta caffeina possiamo assumere?

Il quantitativo varia da persona a persona e ci sono alcune categorie che dovrebbero limitare fortemente la caffeina:

La maggior parte delle persone può tranquillamente consumare 300-400 mg al giorno, ma assumerne più di 600 mg al giorno è stato collegato a insonnia, nervosismo, irritabilità, aumento della pressione sanguigna e mal di stomaco.  Le donne incinte non dovrebbero assumere più di 200 mg al giorno poiché un’assunzione più elevata è stata collegata a un aumentato rischio di aborto spontaneo o di bambini sottopeso alla nascita.

Ma, come già dicevamo, è difficile sapere esattamente quanta ne stiamo consumando, proprio per la sua variabilità. C’è da considerare anche che questa sostanza non si trova solo nel caffè ma anche nel tè, in alcune bevande gassate o energetiche e nella cioccolata. Questi contengono rispettivamente:

  • Tazza di tè (350 ml) = 75 mg di caffeina
  • Bevanda energetica (250 ml) = 80 mg di caffeina
  • Lattina di cola (330 ml) = 32 mg di caffeina
  • Barretta di cioccolato (circa 45 g) = 9 mg di caffeina (latte), 18 mg (fondente)

Perché caffè e cappuccino di diverse catene hanno livelli così variabili di caffeina?

Which? spiega che la differenza nel contenuto di caffeina delle bevande da una catena all’altra dipende, almeno in parte, dalla quantità di caffè effettivamente utilizzata.

Ma ci sono anche altri fattori determinanti, tra cui la tipologia di caffè che è principalmente di due tipi: arabica o robusta.

Charles Love, esperto di tè e caffè al Whittard of Chelsea, ha dichiarato:

L’Arabica contiene circa la metà dei livelli di caffeina della Robusta. Mentre la maggior parte delle catene utilizza una miscela 100% arabica, quelle che utilizzano una miscela di arabica e robusta contengono naturalmente più caffeina nelle loro bevande.

Anche il livello di tostatura può influire sui livelli di caffeina. I chicchi con tostatura leggera o media contengono più caffeina rispetto a quelli con tostature più alte.

Anche la provenienza del caffè può fare la differenza: regioni diverse producono chicchi con caratteristiche diverse che variano a seconda del clima, dell’altitudine o del terreno.

Colin Smith, amministratore delegato di Smiths of London, un torrefattore artigianale, ha infine dichiarato che:

Il tempo di macerazione, le dimensioni e la qualità della macinatura, così come la temperatura dell’acqua, possono influenzare il contenuto finale di caffeina. Ad esempio, una macinatura più fine si tradurrà in un contenuto di caffeina più elevato.

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Fonte:  Which?

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