Il riso integrale contiene molte più fibre del riso bianco, è quindi un ottimo alleato per chi ha bisogno di regolare le proprie funzioni intestinali.
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Il riso fa parte della nostra abituale alimentazione e in alcune parti del mondo è addirittura la prima fonte di sostentamento. Sulle nostre tavole arriva molto spesso il riso bianco, dall’aspetto più bello ed invitante ma decisamente meno ricco di sostanze benefiche per il nostro organismo rispetto al riso integrale. Per chi non lo sapesse, il riso non nasce bianco ma diventa bianco grazie ad un processo di raffinazione che priva i chicchi della buccia ma anche della crusca e del germe facendo in modo non solo che sia più appetitoso ma, soprattutto, che si possa conservare più a lungo.
Il ‘vero’ riso, dove per vero si intende l’alimento così come ce lo dona la natura, è in realtà quello integrale ovvero quel riso che appena colto viene privato semplicemente della parte più esterna (non commestibile) mantenendo quindi inalterate tutte le sostanze nutritive presenti nel chicco.
Il riso integrale contiene molte più fibre del riso bianco, è quindi un ottimo alleato per chi ha bisogno di regolare le proprie funzioni intestinali. Anche a livello di aminoacidi, vitamine e sali minerali il riso integrale è decisamente più ricco di quello bianco e offre un buona quantità di magnesio, fosforo, potassio, selenio, rame e zinco e di vitamine E, K e del gruppo B.
Altri vantaggi del riso integrale:
- È un alimento facilmente digeribile e assimilabile
- Possono mangiarlo tutti, anche chi è intollerante al glutine
- È un cereale disintossicante (ottima a questo scopo è anche l’acqua di cottura che si può bere nel corso della giornata con effetto diuretico e appunto disintossicante)
- È un alimento perfetto per chi è a dieta perché tiene bene la fame senza appesantire
Come si cucina
L’unico svantaggio che ha il riso integrale rispetto al riso bianco è nella cottura. Se non avete una pentola a pressione, per cuocere questo riso ci metterete all’incirca 50/60 minuti (molto dipende dalla tipologia e dalla qualità di riso integrale). Prima di farlo bollire (in due parti e mezzo d’acqua per ogni parte di riso), è necessario sciacquarlo bene sotto l’acqua per togliere eventuali residui.
Come si conserva
Proprio perché non è trattato, il riso integrale tende a deperirsi e ad irrancidire prima di quello bianco. E’ importante quindi conservarlo in un luogo fresco e asciutto all’interno di un barattolo di vetro o nei sacchetti sottovuoto e consumarlo entro qualche mese. In ogni caso se avvertite uno strano odore, non rischiate, buttate via tutto.
Non resta che sbizzarrirsi con qualche buona ricetta anche se, personalmente, adoro il riso integrale condito semplicemente con olio e gomasio o saltato in padella con qualche verdura e un pizzico di curcuma!
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