Alcuni studi hanno svelato i sistemi migliori per lavare frutta e verdura eliminando il più possibile i pesticidi. Si usa il bicarbonato
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Generalmente, prima di consumare frutta e verdura siamo soliti lavarla sotto l’acqua corrente. Questo semplice sistema riesce ad eliminare solo in parte i residui di pesticidi. Per cercare di lavare via al meglio le sostanze chimiche eventualmente presenti sul cibo esistono però altre possibilità.
Purtroppo attualmente quasi nessun alimento è privo al 100% di pesticidi, neanche i prodotti biologici che possono contenerne alcune tracce, se ad esempio vi è stato un problema di contaminazione con campi vicini coltivati in maniera tradizionale.
Lavare la frutta e la verdura che acquistiamo è importante in primis per eliminare residui di terra ed eventuali altre sostanze ma anche per ridurre l’esposizione ai pesticidi.
Esistono molti tipi di fitofarmaci, non solo l’ormai noto glifosato ma anche ad esempio il cloropirifos e tanti altri di cui vi abbiamo parlato nel seguente articolo.
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Nel corso degli ultimi anni diverse ricerche scientifiche hanno collegato l’esposizione ai pesticidi ad un maggior rischio di diverse malattie. Molti dei casi più gravi vedono come protagonisti i lavoratori agricoli che sono costretti ad utilizzare frequentemente queste sostanze sui campi.
Il consiglio migliore per evitare l’esposizione ai pesticidi è, ovviamente, quello di acquistare frutta e verdura biologica. E questo è importante soprattutto per alcune tipologie di frutta e verdura, che hanno maggiori probabilità di essere contaminate da pesticidi, come dimostrato da diverse analisi e indagini.
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Ma qual è il modo migliore per lavare via i pesticidi?
Gli scienziati della Connecticut Agricultural Experiment Station hanno scoperto che lavare con acqua corrente riduceva la quantità di residui di pesticidi per 9 dei 12 fitofarmaci testati. La stessa ricerca ha scoperto invece che i prodotti commerciali per il lavaggio di frutta e verdura non sono più efficaci della semplice acqua.
Ma altre soluzioni hanno dimostrato di essere più efficaci dell’acqua. Queste includono acqua salata, acqua e aceto o acqua e bicarbonato di sodio.
Acqua salata e aceto
L’acqua salata è uno dei modi più semplici ed economici per rimuovere alcuni pesticidi. In uno studio pubblicato su Food Control, i ricercatori hanno lavato le verdure per 20 minuti in aceto, una soluzione di acqua salata o acqua naturale per eliminare i residui di quattro comuni pesticidi: clorpirifos, DDT, cipermetrina e clorotalonil.
L’esperimento ha scoperto che una soluzione di acqua salata al 10% era la più efficace, e molto di più del lavaggio con acqua naturale.
L’aceto è risultato altrettanto efficace ma c’è l’inconveniente che potrebbe lasciare un odore o sapore sgradito, il che lo rende una soluzione non ideale per il lavaggio quotidiano di frutta e verdura. Si tratta poi anche di una sostanza inquinante, che non dovrebbe finire negli scarichi.
Acqua e bicarbonato di sodio
Questo è probabilmente il modo migliore per lavare frutta e verdura, almeno secondo uno studio pubblicato sul Journal of Agricultural and Food Chemistry che ha confrontato l’efficacia di acqua naturale, una soluzione di candeggina Clorox e una soluzione di bicarbonato di sodio e acqua.
Forse sorprendentemente, la soluzione di bicarbonato di sodio si è rivelata la più efficace nel rimuovere i residui di pesticidi sia sulla superficie che sotto la buccia delle mele.
Tra l’altro si trattava di una soluzione in cui la percentuale di bicarbonato di sodio era relativamente bassa: una miscela di circa 28 grammi di bicarbonato mescolata con circa 3 litri d’acqua. E ci sono voluti dai 12 ai 15 minuti di ammollo per rimuovere completamente i pesticidi.
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Negli studi sopra menzionati, i ricercatori hanno pulito i prodotti molto più a lungo di quanto farebbe la maggior parte di noi in una giornata normale. Ma questo non dovrebbe impedirci di mettere in pratica i loro metodi, sia pur riadattandoli un po’ a seconda delle necessità.
Come lavare le verdure
La maggior parte delle persone non laverebbe mai le verdure per più di un paio di minuti, ma possiamo comunque sfruttare quanto scoperto dagli studi e farne tesoro nel momento in cui dobbiamo lavare i nostri ortaggi. Riducendo il tempo di ammollo nella soluzione è probabile che si riduca un po’ l’efficacia ma ci garantiremo comunque una buon lavaggio di frutta e verdura.
Ecco un modo semplice e veloce per lavare le verdure usando il bicarbonato di sodio:
Per verdure a foglia verde
Riempi una centrifuga per insalata con le verdure e con l’acqua. Aggiungi un cucchiaino di bicarbonato di sodio e mescola bene. Immergi le verdure per 2 minuti (o più tempo se puoi), sciacqua, asciuga, quindi risciacqua e asciuga nuovamente.
Se non hai una centrifuga per insalata, puoi aggiungere le verdure, l’acqua e il bicarbonato di sodio in una ciotola, lasciarli in ammollo, scolarli in un colino, sciacquare, quindi asciugare tamponando le foglie con un canovaccio o carta da cucina.
Per altre verdure
Riempi d’acqua una grande ciotola poi aggiungi un cucchiaino di bicarbonato di sodio e infine le verdure. Metti a bagno per 2 minuti o più tempo, poi strofina con un pennello e risciacqua.
Per i funghi
C’è un certo dibattito nel mondo culinario su come lavare i funghi. Alcuni chef preferiscono pulirli delicatamente con un panno umido. Tuttavia, per assicurarsi una pulizia migliore, si può strofinare delicatamente i funghi usando una spazzola per verdure e poi sciacquarli velocemente sotto l’acqua corrente. Successivamente, asciugare i funghi con un canovaccio o carta da cucina.
Come lavare la frutta
La frutta dalla buccia liscia, come mele, nettarine e ciliegie, può essere lavata in una soluzione di bicarbonato di sodio allo stesso modo delle verdure mentre per quanto riguarda invece le fragole o i frutti di bosco, questi possono essere sciacquati sotto l’acqua fredda in un colino a rete, quindi asciugati delicatamente con un canovaccio pulito o della carta assorbente appena prima di mangiarli.
Non bisogna fare l’errore di sciacquare i frutti rossi appena acquistati, in questo modo infatti aumenta l’umidità e si accelerano la microflora, la muffa e quindi il deterioramento. Ecco perché è meglio sciacquarli esclusivamente prima di mangiarli.
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