Con il termine “prostatite” si indica una infiammazione della prostata. Quali sono i tipi di prostatite, i sintomi e come intervenire.
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Con il termine “prostatite” si indica una infiammazione della prostata e, nei casi più complessi, anche delle aree circostanti. I sintomi più comuni sono dolore e fastidio, però non sono esclusi casi di prostatite infiammatoria asintomatica. Ma che cosa è la prostatite nello specifico, come si manifesta e quali sono le cause? E c’è una dieta specifica da seguire?
Essendo la prostata una ghiandola del sistema riproduttivo maschile, è ovvio che la prostatite riguardi soltanto gli uomini, principalmente negli uomini sotto i 50 anni di età.
La prostatite può manifestarsi in diverse forme e alla sua origine ci possono essere differenti cause.
Cos’è la prostatite
La prostatite, da non confondere con il tumore alla prostata, si tratta tecnicamente dell’infiammazione della ghiandola prostatica, che è quell’organo maschile a forma di castagna che si trova al di sotto della vescica e svolge un ruolo non poco importante nella costituzione dello sperma. È dunque essenziale per la fertilità maschile.
Quello che fa la ghiandola prostatica, infatti, è secernere il cosiddetto “liquido prostatico”, che, mescolandosi con altri secreti e con gli spermatozoi , costituisce proprio liquido seminale (lo sperma). Il liquido prostatico è importante per gli spermatozoi originati nei testicoli, perché assicura il loro nutrimento, protezione e una loro maggiore motilità.
Se questa ghiandola si infiamma si ha la prostatite, che l’Istituto Nazionale del Diabete e delle Malattie Digestive e Renali ha distinto in quattro tipi, in base ai quali, ovvio, variano anche le varie tipologie di trattamento:
- prostatite acuta di origine batterica (o prostatite di tipo I)
- prostatite cronica di origine batterica (o prostatite di tipo II)
- prostatite cronica non-batterica (o prostatite di tipo III)
- prostatite asintomatica (o prostatite di tipo IV)
Per identificare l’uno o l’altro tipo di prostatite, il medico richiederà analisi del sangue, sulle urine e su campioni di sperma e liquido prostatico.
Prostatite acuta di origine batterica sintomi e cause
È il meno comune dei quattro tipi di prostatite ma è anche la più facile da diagnosticare e curare in modo efficace. I tipici sintomi sono:
- brividi e febbre
- dolore nella parte bassa della schiena e nella zona genitale
- minzione frequente
- dolore o bruciore durante la minzione
- dolori muscolari
- un’infezione delle vie urinarie (cistite, uretrite)
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I batteri che causano la prostatite acuta di origine batterica possono essere:
- gli stessi batteri che provocano le infezioni urinarie
- gli stessi batteri che provocano infezioni sessualmente trasmissibili, che possono causare clamidia o gonorrea
- i batteri che popolano generalmente l’intestino retto (Escherichia coli)
Ma la prostatite acuta di origine batterica può essere anche la conseguenza di:
- un’epididimite (infiammazione dell’epididimo)
- una fimosi (restringimento anomalo del prepuzio)
- un’ostruzione del collo vescicale
- un trauma lesivo a livello del perineo
- una biopsia della prostata
In presenza di prostatite acuta di origine batterica il medico molto probabilmente somministrerà la tradizionale terapia antibiotica.
Prostatite cronica di origine batterica sintomi e cause
La prostatite cronica batterica si verifica quando i batteri trovano un posto sulla prostata dove riescono a sopravvivere anche a lungo. In questo caso si scatena gradualmente una infiammazione della prostata. I tipici sintomi sono:
- febbricola
- dolore alla base del pene, all’area pelvica, attorno all’ano, allo scroto, alla bassa
- sensazione di impellente bisogno di urinare, anche di notte
- minzione difficoltosa, intermittente o lenta
- ematuria (sangue nelle urine)
- urine maleodoranti
- difficoltà a svuotare completamente la vescica
- eiaculazione dolorosa
- dolore durante la defecazione
- sangue nello sperma
Tra le cause di una prostatite cronica batterica si annoverano:
- una prostatite acuta batterica non trattata adeguatamente
- ricorrenti infezioni delle vie urinarie
- complicanza di un’infezione a livello testicolare
In presenza di prostatite cronica di origine batterica il medico molto probabilmente somministrerà la farmaci antimicrobici
Prostatite cronica non-batterica sintomi e cause
Nota anche come sindrome dolorosa pelvica cronica, è la forma più comune, ma anche più complicata da curare, di prostatite. Si caratterizza soprattutto perché nelle urine, nello sperma e nel tampone uretrale, non si isolano batteri patogeni a livello della ghiandola prostatica.
Sul perché insorga medici e ricercatori ancora non hanno le idee chiare. Alcuni hanno avanzato l’ipotesi di un danno nervoso, altri di un’origine autoimmune o della comparsa di condizioni come stress eccessivo, traumi in corrispondenza della prostata o attività lavorative o sportive pesanti.
I sintomi di infiammazioni prostatiche croniche non-batteriche sono praticamente gli stessi delle infiammazioni prostatiche di origine batterica. Per cui l’unico modo per sapere se un’infiammazione della prostata ha origine batterica o non-batterica è individuare l’eventuale presenza di batteri nel sangue, nelle urine, nel liquido prostatico e nello sperma.
Prostatite asintomatica sintomi e cause
Questa forma di prostatite di solito viene diagnosticata durante la fase ricerca delle cause di una eventuale infertilità o in seguito alla presenza di un PSA elevato.
L’infiammazione asintomatica della prostata è insomma la prostatite che, come dice la stessa denominazione, non produce nessun segnale evidente, anche se è ben avviato un processo infiammatorio a livello prostatico.
In tutti casi, ricordatevi che possono indicare la presenza di un’infezione segnali come:
- comparsa di bruciori al pene dopo un rapporto sessuale
- comparsa di macchie sul glande o taglietti sulla pelle del prepuzio
- cattivo odore del glande, nonostante una accurata pulizia
- comparsa di una goccia sulla punta del pene, trasparente o torbida
- eiaculazione precoce o deficit erettili improvvisi
Prostatite, i rimedi
In tutti i casi in cui si abbia il dubbio di soffrire di prostatite è bene rivolgersi quanto prima al proprio urologo. Le infiammazioni, in genere, si risolvono in poco tempo e con le giuste terapie. Se queste tardano ad arrivare, si può incorrere in complicanze molto più gravi. Altre informazioni su Rodiola.it
Generalmente, la terapia delle infiammazioni prostatiche batteriche prevede:
- antibiotici
- antinfiammatori
- alfa-bloccanti
Il trattamento delle forme croniche non-batteriche, invece, in molti casi è meno delineato e definitivo, ma in genere si mira a somministrare:
- antinfiammatori
- antidolorifici
- alfa-bloccanti
- lassativi
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Prostatite: la dieta da seguire
Sia per quella acuta che per quella cronica, batterica e non, una dieta in caso di prostatite deve prevedere molti liquidi e alimenti leggeri di facile digestione, con pochi ingredienti grassi di origine animale.
Nel caso in cui sia certo che la prostatite non sia patogena ma sia secondaria ad altri disturbi dell’intestino (soprattutto nel caso della sindrome da dolore pelvico cronico), si deve mirare a:
- una dieta per la sindrome da colon irritabile, per ridurre l’irritazione della mucosa colica
- una dieta per la stitichezza
- una dieta contro le emorroidi
In linea di massima vanno evitati:
- bevande alcoliche
- bevande contenenti caffeina
- agrumi
- cibi piccanti o troppo speziati
Via libera invece a:
- aglio, per le sue qualità antibatteriche
- tanta acqua
- alimenti ricchi di fibre e di vitamine
- cereali integrali
- frutta e verdura
Germana Carillo