Un consumo regolare di probiotici, i batteri buoni contenuti nello yogurt e negli alimenti fermentati, può contribuire a tenere sotto controllo la pressione del sangue, secondo una nuova revisione degli studi condotti fino ad ora dai ricercatori.
Un consumo regolare di probiotici, i batteri buoni contenuti nello yogurt e negli alimenti fermentati, potrebbe contribuire a tenere sotto controllo la pressione del sangue, secondo una nuova revisione degli studi condotti fino ad ora dai ricercatori.
Gli esperti hanno rilevato che consumare un quantitativo appropriato d probiotici per almeno due mesi risulta in grado di abbassare la pressione del sangue. “Non credo che i comuni cittadini abbiano compreso fino in fondo quanto i probiotici possano essere benefici per la salute” – ha dichiarato Jing Sun, che ha lavorato allo studio presso la Griffith University School of Medicine. A suo parere, ora la sfida consiste nel convincere popolazione e pazienti ad accettare l’introduzione di probiotici nell’alimentazione quotidiana.
Gli studi condotti in passato avevano evidenziato che i probiotici hanno un effetto positivo sui livelli di zuccheri nel sangue, sul colesterolo e su alcuni ormoni, che possono avere insieme un impatto sulla circolazione del sangue. Le nuove indicazioni, come sottolineano gli esperti, non determinano che i pazienti possano sostituire i medicinali per la pressione con i probiotici e non è ancora ben chiaro quali tipologie di questi ultimi funzionino di più.
Secondo l’American Heart Association, la pressione alta inizia dai valori di 140/90 e può accrescere il rischio di malattie cardiache, infarto, ictus, problemi renali e di circolazione. Fino a questo momento le persone con ipertensione si sono viste consigliare farmaci come unico trattamento ritenuto efficace dalla comunità scientifica, ma con il tempo le cose potrebbero cambiare. Soprattutto, sarebbe bene puntare sulla diffusione di alimentazione e stili di vita più sani in nome della prevenzione.
La nuova ricerca è stata pubblicata sula rivista Hypertension e combina i risultati di nove studi che hanno richiesto ad una parte dei partecipanti di assumere dei probiotici. Sette tra le sperimentazioni sono state condotte in doppio cieco. Ciò significa che né i pazienti né i ricercatori erano a conoscenza di chi stesse assumendo probiotici oppure no. Differenti varietà di probiotici sono state distribuite attraverso yogurt e latte.
Secondo le conclusioni dei ricercatori, il consumo di probiotici è in grado di abbassare la pressione sistolica di 3,56 mm Hg e la pressione diastolica di 2,83 mm Hg, rispetto ai partecipanti che non avevano assunto probiotici, ma un placebo. Nessun cambiamento è stato evidenziato nei pazienti che avevano assunto probiotici per meno di 8 settimane. L’effetto dei probiotici, infine, è risultato più forte nelle persone che avevano già la pressione alta.
Gli esperti hanno scelto alimenti comuni che presentavano livelli realistici di probiotici. Non hanno utilizzato integratori o altri supplementi, ma i prodotti che si trovano normalmente in vendita e che contengono probiotici. Secondo gli esperti, arricchire l’intestino di probiotici favorisce la crescita della flora batterica buona e la sua azione positiva per migliorare la salute dell’organismo. Saranno però necessari degli approfondimenti per comprendere quali siano i probiotici dall’azione migliore per abbassare la pressione. In ogni caso, i ricercatori ribadiscono di non sostituire i medicinali per la pressione alta con i probiotici, ma se mai di affiancare entrambi i rimedi, in attesa di saperne di più.
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Marta Albè
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