Secondo una nuova ricerca, il pomodoro è utile anche a ridurre il rischio di cancro alla prostata
È sempre lui, sua maestà il pomodoro, a far faville. Questa volta anche contro il cancro alla prostata. Pieno zeppo di licopene, infatti, questo prezioso ortaggio simbolo della dieta mediterranea ci fa da scudo anche contro lo sviluppo di quel tipo di tumore.
Così, se serve a tenere a bada l’ipertensione e il colesterolo, a fare il pieno di vitamina C e antiossidanti e a coccolare il nostro cuore, il pomodoro è utile anche a ridurre il rischio di cancro alla prostata.
A sostenerlo è una ricerca portata avanti dalle Università di Bristol, Cambridge e Oxford e pubblicata su Cancer Epidemiology, Biomarkers & Prevention. Crudo o cotto che sia il pomodoro, il principale alleato è il licopene, un potente antiossidante capace di proteggere l’organismo dai danni cellulari.
LO STUDIO – I ricercatori hanno monitorato la dieta e lo stile di vita di 20 mila uomini britannici tra i 50 e i 69 anni e hanno rilevato che coloro che consumano 10 o più porzioni di pomodoro in una settimana hanno il 18% di probabilità in meno di ammalarsi di cancro alla prostata rispetto a coloro che ne consumano quantità inferiori.
“I nostri risultati – dice Vanessa Er dell’Università di Bristol – suggeriscono che i pomodori possono essere importanti nella prevenzione del cancro alla prostata. Tuttavia, ulteriori studi devono essere condotti per confermare i nostri risultati“.
Via libera, quindi, al pomodoro in tutte le sue varianti in cucina! Un motivo in più per provare a fare la salsa di pomodoro fai-da-te seguendo le nostre istruzioni.
Germana Carillo
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