“Non mangiate pesci di fiumi e laghi, contengono PFAS”. L’allarme delle autorità USA

Attenzione ai pesci dei laghi e dei fiumi, contengono PFAS. A lanciare l'allarme è stato il Dipartimento delle risorse naturali

Attenzione ai pesci dei laghi e dei fiumi, contengono PFAS. Suona più o meno così l’allarme lanciato dal Dipartimento delle risorse naturali (DNR) del Wisconsin e da quello dei servizi sanitari (DHS) che hanno emesso un nuovo avviso limitando il consumo di pesce.

Sulla base dei risultati degli ultimi campionamenti, il DNR e il DHS stanno invitando i cittadini di limitare il più possibile il pesce che proviene dai fiumi e dai laghi delle contee di Dane e Rock.  Queste acque includono Wingra Creek, Starkweather Creek, Lake Monona, Lake Waubesa, Upper and Lower Mud Lakes, Lake Kegonsa e il fiume Yahara a valle fino a dove incontra il fiume Rock.

In particolare, le due agenzie statali stanno raccomandando di consumare non più di un pasto al mese di crappie, persico, trota, luccio settentrionale e walleye da quelle acque. Per altre specie invece il consumo è stato limitato a una volta alla settimana. 

I campioni hanno mostrato alti livelli di perfluorottano sulfonato, o PFOS, in diverse specie ittiche raccolte dai laghi Monona, Kegonsa e Waubesa. La sostanza chimica è una dei PFAS più studiati, ed è noto che si accumula di più in alcune specie. I livelli medi di PFOS all’interno dei pesci variavano da 16,9 parti per miliardo a 72,4 parti per miliardo, secondo i dati forniti dalla DNR. Alcuni pesci, come il persico trota, avevano concentrazioni massime fino a 180 parti per miliardo.

Ricordiamo che i PFAS  sono un gruppo di sostanze chimiche artificiali utilizzate da decenni in numerosi prodotti, tra cui pentole antiaderenti, involucri per fast food, contenitori per gli alimenti, stoviglie in plastica, spray resistenti alle macchie e alcuni tipi di schiuma antincendio. Questi contaminanti si sono fatti strada nell’ambiente in vari modi, tra cui fuoriuscite di materiali contenenti PFAS, scarichi di acque reflue contenenti PFAS negli impianti di trattamento e l’uso di alcuni tipi di schiume antincendio. Spiega il DNR che

gli scienziati stanno ancora imparando a conoscere gli effetti sulla salute. Un gran numero di studi sulle persone ha esaminato possibili relazioni tra i livelli di PFAS nel sangue e gli effetti nocivi sulla salute nelle persone. Tuttavia, la maggior parte di questi studi ha analizzato solo un piccolo numero di sostanze chimiche e non tutti i PFAS hanno gli stessi effetti. Questa ricerca suggerisce che alti livelli di alcuni PFAS possono aumentare i livelli di colesterolo, diminuire la reattività ai vaccini e ridurre la fertilità nelle donne, tra gli altri. 

Il campionamento delle acque superficiali e dei pesci della catena Yahara fa parte di un’iniziativa più ampia del DNR per comprendere meglio i PFAS nell’ambiente in tutto il Wisconsin.

Nel 2019, campioni di acque superficiali sono stati raccolti da Starkweather Creek e Lake Monona, entrambi contaminati da queste sostanze. Sono stati prelevati anche campioni di tessuto ittico da Starkweather Creek e da Lake Monona che hanno mostrato elevati livelli di PFOS, il che ha portato a un avviso di consumo emesso dal DNR e dal DHS già un anno fa, a gennaio 2020 per i pesci catturati in quelle aree.

Non si tratta di una novità purtroppo. Per questo lo stato del Wisconsin sta intensificando i controlli. Sono stati stanziati 20 milioni di dollari per il monitoraggio e il test dei PFAS ma anche per offrire assistenza e risorse alle comunità locali che sono influenzate da questa temibile contaminazione.

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Fonti di riferimento:  Wisconsin Department of Natural Resources and Wisconsin Department of Health

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