Rispetto a 10 anni fa è raddoppiato il consumo di pasti biologici nelle mense scolastiche
Per molti bambini in tutta Italia oggi è suonata la campanella che inaugura il nuovo anno scolastico. Anno che inizia con i migliori auspici. Coldiretti ha fatto sapere infatti che rispetto a 10 anni fa sono raddoppiati i pasti biologici servisti nelle mense scolastiche, toccando quota 1,2 milioni.
È questa la stima di Coldiretti che ha sottolineato la crescita non solo della tendenza dei pasti bio a scuola ma anche dell’offerta dei prodotti di stagione, locali e a chilometro zero. Una opportunità che – sottolinea la Coldiretti – si è diffusa anche grazie alla presenza di un numero crescente di imprese agricole che vendono direttamente il proprio prodotto senza intermediazioni e che sono in grado di offrire alimenti freschi coltivati localmente.
I vantaggi sono più di quelli intuibili a primo impatto. Infatti, se da una parte i bambini (fortunati), nelle cui scuole si mangia e si mangerà cibo biologico, potranno fare un pasto sano, dall’altra avranno anche la possibilità di imparare a conoscere i prodotti del proprio territorio. Con grande soddisfazione di Coldiretti, impegnata nella promozione del progetto Educazione alla campagna amica nelle scuole in collaborazione col Ministero dell’Istruzione, volto a “recuperare soprattutto nelle giovani generazioni, i principi della tradizione, della sana alimentazione, della stagionalità dei prodotti e della realtà territoriale per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’ agricoltura con i cibi consumati ogni giorno“.
Un settore che non conosce crisi quello del biologico. Secondo l’indagine “I consumi alimentari bio di fronte alla crisi economica”, condotta dall’istituto di ricerca Nomisma e presentata al SANA, le famiglie italiane hanno acquistato ancora più prodotti bio. Il 69,3% di chi normalmente optava per questo genere di prodotti, ossia il 37% delle famiglie, nel corso dell’ultimo anno ha mantenuto inalterata la domanda, mentre un quinto ha addirittura aumentato la spesa.
Impennata che fa eco anche alla crescita della produzione agricola, l’unico settore in controtendenza, sottolinea Coldiretti, visto che nel 2012 ha fatto segnare un aumento del Pil dello 0,9 per cento.
Francesca Mancuso