Cosa succede agli avanzi dei ristoranti e non solo? A Manila, la capitale filippina la carne buttata nella discarica viene lavata, bollita e rivenduta a chi non può permettersi di comprare prodotti direttamente dal supermercato.
Cosa succede agli avanzi dei ristoranti e non solo? A Manila, la capitale filippina la carne buttata nella discarica viene lavata, bollita e rivenduta a chi non può permettersi di comprare prodotti direttamente dal supermercato.
Si chiama “pagpag” che in lingua tagalog significa letteralmente “scrollar via lo sporco” ed è appunto un alimento mangiato dalle persone più povere, ma anche l’unica fonte di guadagno per migliaia di persone. Manila è la città asiatica dove la povertà è la più persistente, soprattutto perché il tasso di natalità è molto alto.
Per arginare il fenomeno, da qualche anno esiste questa sorta di carne riciclata che è l’unico modo che hanno i più poveri di poter mangiare questo alimento. In pratica, la carne viene recuperata dalla discarica dai raccoglitori di pagpag, la cui storia viene anche raccontata in un documentario dal titolo Meal of the day (2014) che ne mostra la lavorazione.
Si lavora di notte, tra le tre e le quattro del mattino per cercare anche pesce o verdure scadute. I raccoglitori guadagnano poco più di 3 euro al giorno e ogni busta di avanzi recuperati viene venduta a circa 50 centesimi o direttamente alle famiglie o a ristoratori che poi la rivendono a 20 centesimi a ciotola. Una pratica che naturalmente non è immune a tanti rischi per la salute.
Si va dall’ingestione di veleni o tossine fino alla probabilità di contrarre epatite A, febbre, diarrea, colera, tifo. A denunciarlo è la National Ant-Poverty Commission filippina, tuttavia le persone che non hanno alternative, scelgono di correre questo rischio.
Attenzione questo video contiene immagini che potrebbero urtare la vostra sensibilità
Per impedire ai filippini di mangiare pagpag da qualche anno alcuni senatori stanno spingendo per l’approvazione della Food Bank Law, che vieterebbe a supermercati, ristoranti e altri negozi alimentari di buttare via il cibo avanzato, incoraggiandoli invece a donarlo a enti di beneficenza e banche alimentari.
La sfida alla fame è insormontabile, si stima che siano circa 805 milioni le persone povere o malnutrite, contro il resto del mondo dove ci troviamo di fronte al problema opposto: tantissimi disturbi legati all’obesità e al sovrappeso. Inoltre secondo la Fao, ogni anno un terzo del cibo mondiale viene sprecato.
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Dominella Trunfio