Il peggior momento per bere il tè, secondo gli scienziati, è durante i pasti, perché comprometterebbe l'assorbimento di minerali
Il peggior momento per bere il tè, secondo gli scienziati, non è prima di andare a dormire, ma il momento dei pasti. L’assunzione di questa bevanda, infatti, può compromettere l’assorbimento di minerali importanti come zinco e ferro. Forse gli inglesi lo sapevano!
Chi ama il tè (soprattutto per i benefici che questa bevanda apporta alla salute) sarà certamente incuriosito da questa recente scoperta. Uno nuovo studio rivela infatti che bere tè in un particolare momento della giornata, in realtà, può risultare al contrario dannoso, perché impedisce al corpo di assorbire alcuni minerali. Questo vale soprattutto per le persone più anziane, di età superiore ai 65 anni.
L’età media della popolazione occidentale sta aumentando e molti governi pensano attivamente alla tutela della salute dei più anziani. Ad esempio, il Dipartimento della Salute irlandese ha chiesto alla Food Safety Authority of Ireland di condurre uno studio per fornire linee guida semplici e efficaci pensate per la dieta alimentare dei più anziani. Il dipartimento ha incrociato numerosi dati riguardanti i cittadini irlandesi, cercando collegamenti fra le loro abitudini alimentari e i loro problemi di salute.
Un punto sorprendente dell’indagine è stato scoprire l’interferenza del tè nell’assorbimento di minerali da parte dell’organismo. Gli ultrasessantacinquenni abituati a bere tè durante i pasti, infatti, mostravano un’incapacità ad assorbire ferro e zinco. Lo zinco supporta le nostre difese immunitarie, il ferro aiuta nella produzione di energia e nel trasporto di ossigeno nel sangue. Di conseguenza, i ricercatori hanno raccomandato ai più anziani di bere tè lontano dai pasti per ottenere il massimo dei benefici nutritivi da ciò che mangiano.
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Altri interessanti suggerimenti venuti fuori da questa ricerca riguardano la corretta e sufficiente idratazione (con la raccomandazione di bere almeno due litri di acqua al giorno), l’assunzione di vitamina D (importante per la protezione delle ossa) e un limitato uso di sodio nel cibo (una diminuzione nel senso del gusto per le persone più anziane potrebbe portare ad un maggiore consumo di sale, dannoso per la salute).
Fonte: Food Safety
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